Poesia

Ad Adele Ficarelli

25 aprile 2024

Silvana Pasanisi

Fonte: Facebook

Come Adele

C'era e c'è
una parte giusta
c'era e c'è
una parte sbagliata
Adele lo sa
la bicicletta
la nebbia
le cinque del mattino che non deve albeggiare
nessuno deve vedere
gambe di ragazze andare forte
cuore a pezzi
e polmoni rotti
in questa pianura che copre i pensieri
Adele correva
partigiano vivere
nessuno ti deve vedere
E la fabbrica
Adele
la fabbrica e i compagni
nessuno ti lascerà sola
Occhi azzurri di fuoco
voce chiara di lotta che non passa
Ricordi Adele?
Dicevi dobbiamo fare qualcosa
Qualcosa dobbiamo fare
in principio ricordare
Ci hai portato qui
alla luce di un venticinque aprile
che deve albeggiare
che non deve morire
Adele
la vita la morte l'amore
la bicicletta
la nebbia
la Costituzione mia tua nostra
la parte giusta
la parte giusta

Ad Adele Ficarelli
staffetta partigiana
con infinita gratitudine e orgoglioso amore

Note: Nata a Carpi, Adele iniziò a lavorare subito dopo la scuola elementare. Durante la Resistenza fu parte attiva come staffetta partigiana tra Modena e Carpi. Dopo la fine della guerra, trovò impiego come operaia nelle Fonderie Riunite, diventando anche rappresentante sindacale. Tuttavia, dopo la tragedia del 9 gennaio 1950, in cui sei operai persero la vita per mano della polizia, fu licenziata. Si unì all'organizzazione giovanile comunista e si trasferì a Taranto per una campagna elettorale, dove incontrò Pino Pichierri, che poi sposò. Taranto divenne la sua seconda casa, dove si impegnò attivamente come dirigente del PCI e consigliere provinciale e responsabile. È ricordata come persone gentile, mite e piena di garbo nei rapporti umani.

Parole chiave: taranto, pci, archivio della memoria