Abbiamo intenzione di avviare altre azioni di tipo legale per difendere la salute dei cittadini di Taranto. Un nuovo inganno non passerà e vigileremo per il massimio rispetto della legalità
8 agosto 2012 - Fabio Matacchiera, Alessandro Marescotti
La svolta ecologica va attuata e non subita, va auspicata e non temuta, in quanto aprirà ai lavoratori dell'Ilva la possibilità di essere protagonisti delle bonifiche. Non un solo posto di lavoro deve essere perso
Il comitato Donne per Taranto resta sconcertato dalle manovre che sta compiendo il Governo Regionale per “scongiurare” un’imminente sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva
La politica regionale faccia un passo indietro visto che non è riuscita a fare fino in fondo il suo dovere. Riteniamo urgente un intervento della magistratura in quanto le perizie dell'incidente probatorio dimostrano una situazione grave di pericolo sanitario
Nel giro di una settimana sono andati via il presidente del gruppo, Nicola Riva e il direttore dello stabilimento, entrambi indagati. E il cuore del siderurgico potrebbe presto fermarsi per volere della procura
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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