L’inchiesta in questione ha preso le mosse dalla denuncia presentata da tre famiglie dei Tamburi stanche di trovarsi con i balconi e le stanze piene di polveri di minerali
Una nutrita delegazione di Altamarea ha incontrato a Bari l'assessore regionale all'ecologia Lorenzo Nicastro. Si è discusso delle emissioni cancerogene della cokeria Ilva di Taranto e dei provvedimenti da prendere
I manifestanti, circa 350 persone, chiedono la chiusura degli impianti per una settimana per verificare quanto le emissioni del siderurgico incidono sull'inquinamento a Taranto. Momenti di tensione con Ippazio Stefano che replica
Entro il 31 Maggio Arpa Puglia indicherà ad Ezio Stefàno quali sono a Taranto le sorgenti del benzo (a) pirene
Riteniamo che l'Ilva si attenga alle BREF e che quindi fermi le batterie senza distruggerle. Altamarea pertanto chiede un fermo praticabile e tecnicamente previsto dalla documentazione tecnico-scientifica di riferimento
Invitiamo il Sindaco a interpretare correttamente la legge nell'interesse supremo della tutela della salute dei cittadini e ad asterersi da dichiarazioni pubbliche che non giovano alla corretta informazione dell'opinione pubblica
Altamarea ha avuto un atteggiamento altamente collaborativo con il Sindaco suggerendo e elencando provvedimenti a tutela dell’ambiente e della salute. Adesso occorre una svolta concreta: la salute dei cittadini non può attendere altri sei mesi
8 maggio 2010 - Altamarea
Lorenzo Nicastro, responsabile dell'ambiente, ieri ha insediato a Bari il tavolo tecnico sul benzoapirene
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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