Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo sotto la minaccia dell’ “inverno nucleare” e dell’ "estate incandescente". In questo momento, per la crisi Ucraina, siamo terrorizzati dalla minaccia di una guerra nucleare.
PeaceLink a Taranto dedica l'iniziativa del 4 novembre al disarmo nucleare e alle persone che lavorano per la pace. Alla libreria Gilgamesh (via Oberdan 45, Taranto) alle ore 18 sarà presentato il libro "La follia del nucleare".
Pauling dimostrò, con dati scientifici e statistici, che la ricaduta dei frammenti radioattivi dei test atomici, divenuti ancora più potenti con l'invenzione della bomba a idrogeno, avrebbe fatto aumentare la diffusione del cancro e di difetti genetici negli adulti e nei neonati. Il 15 luglio 1955 Pauling, con altri 52 premi Nobel, firmò la "Dichiarazione di Mainau" che chiedeva la sospensione delle esplosioni nucleari nell'atmosfera.
31 agosto 2016 - Giorgio Nebbia
Una plateale violazione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare
Quello delle atomiche ad Aviano è il classico segreto di Pulcinella: tutti lo sanno che sono lì, e tutti fanno finta di non saperlo, anche se periodicamente autorevoli analisti vengono a ricordarcelo. Abbiamo avviato una causa legale con cui intendiamo dimostrare l'illegalità della presenza delle atomiche ad Aviano ed al tempo stesso la loro pericolosità. In conseguenza, il Tribunale Civile dovrebbe ordinare agli Stati Uniti di portarsi via le bombe nucleari.
13 marzo 2006 - Tiziano Tissino
Hiroshima e Nagasaki furono necessarie? Ecco alcune informazioni storiche per smontare un luogo comune
Gli americani erano venuti a conoscenza della volontà del Giappone di mettere porre fine alla guerra e di arrendersi. Ma c'era un problema: il Giappone stava per trattare la pace anche con l'Urss. I servizi segreti americani intercettarono e lessero i messaggi in codice del governo giapponese all'ambasciatore giapponese a Mosca. E fu deciso il bombardamento atomico prima che il Giappone concordasse la resa anche con l'Urss.
Alla importante manifestazione di Central Park a New York il 1° maggio scorso, in occasione della revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, era presente anche la delegazione di IPB-Italia...
Donald Rumsfeld, segretario alla difesa Usa, dal 1990 al 2001 è stato direttore della multinazionale ABB, con sede a Zurigo, che ha fornito i reattori nucleari a Pyongyang. Con la ABB ha guadagnato 190 mila dollari all'anno.
La notizia compare sull'ultimo rapporto del National Resources Defence Council (Nrdc) che sarà pubblicato negli Stati Uniti nei prossimi giorni. Hans Kristensen, autore del rapporto, ha rivelato all'Unità i dati sugli ordigni atomici sul suolo italiano.
Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
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