Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana.(Vittorio Vik Utopia Arrigoni)
Questo ufficio si sta riempiendo di fantasmi e se non trovo il coraggio di rendere testimonianza alla loro vita ed alla loro morte, soffoco io e saranno dimenticati loro
Esce oggi «L'Orchestra di Piazza Vittorio», la storia del gruppo ormai molto famoso, raccontata in forma di diario da Agostino Ferrente. Una scommessa di realtà e di cinema che parla di immigrazione, della Bossi-Fini, dell'Italia oggi smantellando i luoghi comuni di ogni «integralismo»
L'appello che segue è stato sottoscritto sia da cingalesi sia da tamil presenti in Italia, uniti nell'affrontare le difficoltà delle leggi sull'immigrazione in un momento così tragico. E' importante sottoscriverlo e dargli forza, per cercare di incidere realmente sulle procedure inumane della Bossi-Fini. Leggete e aderite!
4 gennaio 2005 - Comunità tamil e cingalesi in Italia
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
Fotografi colpiti volontariamente dal lancio di lacrimogeni della polizia durante i cortei di protesta, aggressioni ai giornalisti e minacce sui canali social
Sociale.network