Stati Uniti, Russia ed altri paesi europei (tra i quali anche l'Italia) hanno fornito grandi quantità di armi a governi repressivi del Medio Oriente e dell'Africa del Nord
Secondo RaiNews sarebbero i lealisti a sparare sui profughi in fuga da Sirte. Ma è plausibile che i lealisti bombardino l'ospedale della città in cui essi stessi sono asserragliati?
La ridefinizione dei rapporti d'affari tra nuovo governo libico e paesi esteri in un'area non ancora stabilizzata, tra giacimenti noti o ancora da esplorare e compagnie petrolifere in competizione.
Il 24 marzo 1980 veniva ucciso, durante una celebrazione liturgica, mons. Oscar Arnulfo Romero, il vescovo di San Salvador. Dal 2010 l'ONU ha dichiarato proprio questa data "Giornata Mondiale per il Diritto alla Verità" e numerose sono le iniziative che, anche quest'anno, lo ricorderanno.
Il nesso tra ambiente e guerra è confermato da numerosi studi, tra cui l’autorevole rapporto periodico della sezione “Allarmi e valutazioni di rischio” dell'Unep (il Programma Ambientale dell'ONU). Pubblichiamo qui un piccolo approfondimento realizzato da Walter Nanni dell'Ufficio studi di Caritas Italiana.
Convegno sul disarmo “Per un mondo di Pace: il sogno di Isaia e l'annuncio di Cristo”, svoltosi a Roma il 30, promosso dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, da Caritas Italiana e da Pax Christi
A 10 anni dalla fine della guerra in Kosovo (1999-2009), Caritas Italiana ha realizzato una mostra che raccoglie foto e testimonianze del suo impegno con la gente.
Sono stati sospesi i vincoli contro gli investimenti in aziende coinvolte in violazioni dei diritti umani o nella produzione di armi. La sospensione delle regole etiche è stata approvata il 4 novembre 2025 dal parlamento a maggioranza laburista.
Un minuto del nostro tempo per fermare l’esecuzione di un uomo che si trova nel braccio della morte in Florida da 46 anni. Il Comitato Floridians for Alternatives to the Death Penalty ha preparato un testo che tutti possiamo inviare online.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
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