Senza cambiamenti drastici nello stile di vita e nelle politiche economiche e sociali, anche le migliori tecnologie non saranno in grado di fermare il declino ecologico
La vita è un miracolo, essere vivi è un miracolo. E non possiamo vivere oppressi dal mercato che ci obbliga a comprare, ancora e ancora. Serve la sobrietà nel vivere.
Non c’è nessun governo tecnico ad occuparsene ma lo spread è anche tra la morale e i gesti compiuti ogni giorno in modo meccanico rispondendo al richiamo del consumismo.
La sublimazione del consumo per il consumo, l'acquisto bulimico, l’orgia del consumo, favorita anche dai fortissimi sconti praticati per attirare la clientela in un momento di crisi, ha portato la folla a travolgere e uccidere un impiegato della Wal Mart. I “consumatori” non si sono minimamente curati dell’inserviente da loro stessi ammazzato, interessati unicamente a razziare i prodotti sugli scaffali prima che gli stessi rischiassero di andare esauriti.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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