(Prima parte dell’intervento tenuto dall'autore, venerdì 5 agosto 2016, a Barcellona-Pozzo di Gotto (ME) nell'ambito della Settimana di spiritualità su “Il sogno della Costituzione”, organizzata dalla locale Fraternità carmelitana)
Dieci ragioni per bocciare la riforma della Costituzione, scritta sotto dettatura del governo. Renzi dice che "riduce i costi della politica", ma questo obiettivo si poteva raggiungere in altri modi.
29 agosto 2016 - Giacomo Alessandroni
Occorre un pronunciamento popolare che difenda la Costituzione repubblicana
Perché asservisce il parlamento alle sue voglie, di fatto si appropria abusivamente del potere legislativo e rompe la separazione e l'equilibrio dei poteri; con la qual cosa uccide nei suoi medesimi fondamenti la democrazia rappresentativa e lo stato di diritto.
Persa una partita ora s'inizia la battaglia per riconquistare la democrazia.
Il primo obiettivo: Non far rieleggere i parlamentari distruttori della pace
Oggi, il 19 settembre 2015 si leggono i titoli anche sui giornali italiani del tipo "Il Giappone dice addio alla Costituzione pacifista", ma non è esatto.
In realtà, i cittadini dicono “Arrivederci a presto” alla Carta che il governo ultra destra di Abe gli ha strappato con violenza.
Alcuni giuristi stanno chiedendo una revisione dell’art. 78 della nostra Costituzione sulla deliberazione dello stato di guerra.
Capiamo perché e cosa chiedono.
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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