L'Italia ripudia la guerra (art. 11 Cost.), non può puntare sulle armi come pilastro del Sistema paese e armare paesi in guerra o che violano i diritti umani
Un’Italia, un’Europa e un pianeta liberi da armi nucleari. Ancora una parola sul Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari, perché l’impegno della società civile non cessi.
Fame, guerre, crisi e conflitti ambientali, riduzione in povertà estrema, esclusioni: come arginare questa violenza multiforme che si abbatte sull’umanità?
Quali politiche nonviolente sono possibili?
La Campagna globale sulle spese militari: un monito forte e unitario perché gli investimenti in riarmo cessino. Il dialogo e la mediazione sono vie di uscita
da questo sistema di guerre senza fine.
La Cluster Munition Coalition ha lanciato la Campagna “Stop Explosive Investments” con l’obiettivo di ottenere un adeguamento interpretativo e normativo in merito al finanziamento delle industrie implicate nella produzioni delle armi bandite.
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
Un approfondimento, alla luce del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT), dopo le recenti operazioni belliche degli Stati Uniti contro i siti nucleari nella Repubblica Islamica dell'Iran.
4 luglio 2025 - Alessandro Pascolini (Università di Padova)
L'appello, promosso da numerose organizzazioni e movimenti siciliani, nasce dall'urgenza di contrastare le politiche attuali che vedono l'Unione Europea e il governo italiano continuare a sostenere Israele. La manifestazione si schiera contro l'aumento delle spese militari
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