Il ricordo di dom Helder Camara. Anche lui vescovo secondo Concilio. Perché i poveri possano essere considerati soggetti responsabili del cammino della stessa Chiesa.
Al via, per dom Helder, il processo di canonizzazione.
Ma non una pace qualsiasi.
Non la pace precaria e falsa che si costruisce con l’odio e con la guerra.
Piuttosto la nonviolenza partorita dall’utero di un Dio capace di perdono e di misericordia di cui i suoi fedeli sono testimoni.
Ascoltiamone le voci.
Il 2015 è stato dedicato dal Papa alla vita consacrata. Proviamo a entrare in un convento. Per scrutare gli orizzonti e il futuro della vita religiosa.
Intervista a suor Pina Riccieri.
Bisognerebbe riscoprire la pedagogia del riso, dell’allegria. Perché ridere libera dal giogo del possesso e del potere, spezza le catene. E diviene immagine del sorriso benevolo di Dio.
Per una spiritualità della libertà radicale.
Un libro di Albert Nolan che ci invita a prendere sul serio Gesù.
Possibile solo se cominciamo a leggere i segni dei nostri tempi con onestà e sincerità.
Intervista alla scrittrice Espedita Fisher. Dalla Clausura agli Eremiti. Una donna in ricerca, che ha scelto di dar voce al fuoco che anima le diverse esperienze religiose.
Intervista di Ilaria Napolitano e Patrizia Morgante
“Se passi da casa mia, fermati”: in tournè lo spettacolo teatrale di Carlo Bruni su don Tonino Bello,
vincitore dei Teatri del Sacro dello scorso anno.
Il racconto di una giovane spettatrice.
La fede in Dio uno e trino è nonviolenta.
Quali sono i rapporti tra monoteismo e violenza?
E tra religione e potere violento?
Come uscire dalla spirale di morte e distruzione?
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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