Franz Jägerstätter era un contadino austriaco, sposato e padre di due bambini. Ignorando il consiglio del parroco, del vescovo e di molti altri, si rifiutò di indossare la divisa militare, e per questo viene immediatamente messo in carcere dai nazisti. Poi venne decapitato
Omelia in occasione della messa in ricordo del Beato Franz Jägerstätter tenuta a St. Radegund (Austria) nell’anniversario della sua morte il 9. Agosto 2010 da Manfred Scheuer Vescovo di Innsbruck e postulatore della causa di beatificazione
4 luglio 2011 - Manfred Scheuer, Vescovo di Innsbruck
La beatificazione di Franz Jägerstätter, martire e padre di famiglia, obiettore di coscienza al regime nazista, nei ricordi e nei racconti dei partecipanti.
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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