In dieci giorni la polveriera messicana vedrà l'insediamento di due
governi, uno di centrosinistra che si proclama "legittimo" e l'altro di
destra, che è reale. Basta una scintilla.
Nel silenzio dei media internazionali il Messico va verso una svolta autoritaria. Come lo svedese Leonardo Henrichsen, il 29 giugno 1973 a Santiago del Cile, anche Brad Will, il fotografo di Indymedia assassinato venerdì, ha visto in faccia la propria morte. Mentre proprio in queste ore sta scatenandosi la repressione senza limiti ad Oaxaca, nel Sud del Messico, e si avvicina l'insediamento dell'illegittimo presidente neofalangista Felipe Calderón, le pacifiche proteste popolari non accettano di piegarsi all'abuso e le destre sono pronte a tutto per normalizzare il paese. Da Oaxaca, sempre più disperatamente, chiedono una sola cosa: informare.
Il leader del centrosinistra Lopez Obrador acclamato da centinaia di migliaia di manifestanti. Una grande manifestazione acclama «Amlo», che darà vita a un governo parallelo. Gli attacchi della destra, della chiesa e della stampa. E Marcos comunica: marcerò di nuovo.
Ultima, inappellabile sentenza sulle elezioni presidenziali: per lo 0,58% «vince» Felipe CalderonMa Lopez Obrador non ci sta, annuncia un governo-ombra e dice ai suoi sostenitori accampati in piazza da un mese: contare i voti non basta, bisogna rifondare il paese
Mitin de Andrés Manuel López Obrador en Tapachula, Chiapas, en apoyo a Juan
Sabines, candidato de la coalición Por el Bien de Todos a la gubernatura del
estado Foto Carlos Ramos Mamahua
Ritorna in forma nuova lo spettro che Reagan e Gorbaciov cancellarono alla fine degli anni Ottanta. Fra pochi mesi infatti potrebbe essere compiuto un passo verso l'abisso, con il dispiegamento in Germania dei missili ipersonici Dark Eagle e simmetrica dislocazione degli Oreshnik russi.
Mearsheimer sottolinea nel video come la narrazione — costruita sull’idea di una Russia indebolita e di un’Ucraina in grado di vincere con l’aiuto dell’Occidente — sia avulsa dalla realtà della guerra. La battaglia di Pokrovsk è decisiva nel comprendere la distanza fra realtà e narrazione.
Dietro la narrazione del “narco-Venezuela”, sostiene Arlacchi, non ci sono dati, ma gli interessi geopolitici di Trump. Il Venezuela resta infatti uno dei Paesi con le più grandi riserve di petrolio al mondo, e questo basta a spiegare molte ostilità.
Meanwhile, Trump and the Republicans not only deny the climate crisis but also threaten states that choose decarbonisation and impose massive purchases of fossil fuels on Europe, using customs duties as a lever.
It was included in the "Remotely Piloted Aircraft for the Air Force" program. A €2.4 billion program that attracted the attention of military analysts. Then the Ministry issued a correction, and the figure dropped 31-fold. But the numbers don't add up.
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