Abbiamo il piacere di presentarvi la nostra autrice de "I dragoni atomici di Fukushima", fumettista Yuka Nishioka che porta un messaggio di pace da Nagasaki in Italia.
6 incontri previsti a Firenze, Pisa, Roma e Napoli tra il 3 e 9 maggio.
25 aprile 2015 - Centro di documentazione Semi sotto la neve
Al quarto anniversario del disastro nucleare di Fukushima, abbiamo lanciato una nuova petizione on line su Change.org. A ogni firma una lettera verra' inviata al Governatore di Kyoto e ai suoi collaboratori affinché si eviti un Fukushima bis nella zona di Kyoto con la riattivazione della centrale nucleare di Takahama, a 30-60 chilometri dalla antica capitale.
11 marzo 2015 - Centro di documentazione Semi sotto la neve
Global Campaign "Safeguard Kyoto 2015: Stop the restart Takahama NPP"
It is the fourth anniversary of the nuclear disaster in Fukushima, and we have launched a new online petition at Change.org.
The Japanese government is seeking to restart two reactors, the first ones after a break of nearly two years, at the Takahama nuclear plant, which is on the border with the Kyoto Prefecture and about 40 miles from Kyoto City Centre.
In una deposizione che non era stata resa nota fino ad oggi, il direttore della centrale nel marzo 2011 mette in discussione la gestione della crisi da parte del governo e di Tepco, l’operatore.
Ora sono disponibili per spedizione postale le copie dei libri
Per averli scrivete a campagna[at]semisottolaneve.org
Per associazioni e acquisti di più copie è previsto uno sconto
Il Centro e le traduttrici sono disponibili per incontri di presentazione
28 luglio 2014
Purtroppo, la traduzione è disponibile soltanto in inglese, ma si tratta di una testimonianza davvero importante, quindi, vogliamo condividerla con voi.
The Asahi Shimbun has recently obtained a copy of the transcripts of testimony given before a government investigation panel by Masao Yoshida, who served as general manager of the Fukushima No. 1 nuclear power plant when it succumbed to a Level 7 disaster, the highest on the International Nuclear Events Scale, following the Great East Japan Earthquake and tsunami of March 11, 2011.
La Prima presentazione di "FUKUSHIMA: L'ANNO ZERO" di NAOMI TOYODA a MILANO Martedì 17 giugno 2014 – ore 18.30
Libreria Jaca Book "Città Possibile" Via Frua 11- Milano
AL TERZO ANNIVERSARIO DELL'INCIDENTE DI FUKUSHIMA
PER RICORDARLO E PER CREARE UN MONDO LIBERO DAL NUCLEARE
Oltre al libro fotografico "FUKUSHIMA: L'ANNO ZERO" di Naomi Toyoda uscito oggi da Jacabook, stiamo preparando un'altra pubblicazione in italiano: "さよなら、アトミック・ドラゴン 核と原発のお話" (Addio ai dragoni atomici : Storie del nucleare e dell'energia atomica) di Yuka Nishioka. Questa volta progetto si realizzerà col crowd-funding.
11 marzo 2014 - Yukari Saito
Peace Boat e' tornata in Italia con vari testimoni di Hiroshima, Nagasaki e anche di Fukushima
Per fermare il nucleare, per non ripetere le tragedie delle bombe atomiche e delle centrali nucleari occorre una solida collaborazione dei cittadini tra il Giappone, Italia e altri paesi, sostengono gli ospiti giapponesi.
Confession was written by a monk after he had been to a conference and heard Ruri Sasaki and her husband, who still live with their five children in Nihonmatsu (50kms from the Fukushima plant)
A cosa serve davvero il nucleare in Giappone?
Il mito delle centrali sicure è tramontato con Fukushima.
Il governo insiste con la filiera atomica, contro il volere dei cittadini, per un solo scopo: la capacità militare
9 agosto 2012 - Yukari Saito
English translation of the article 'Se non ora, QUANDO?' published on Italian daily paper 'Il manifesto' on 9th August 2012
What really is the use of having nuclear power in Japan?
The myth of safe power stations has been exploded with the events in Fukushima.
The government insists on the nuclear supply chain for one reason only: military capacity.
9 agosto 2012 - Yukari Saito
Per festeggiarlo, vi invitiamo a dare una mano alla societa' civile giapponese di cui la maggioranza vuole dire addio al nucleare, ma il governo, purtroppo, no.
La richiesta accorata di alcune associazioni giapponesi:
invocare un coro di protesta mondiale per far capire al Premier quanto sia sciocca, insensata e criminale la sua decisione di ritornare al nucleare
nonostante Fukushima.
13 giugno 2012
APPELLO PER UNA MORATORIA NUCLEARE IN GIAPPONE E PER L'IMMEDIATA RIMOZIONE DEL COMBUSTIBILE NUCLEARE DALL’IMPIANTO DI FUKUSHIMA
Il 9 marzo 2012, al Polo Fibonacci dell'Università di Pisa, una lezione e un monito sui pericoli del nucleare civile (e non solo).
Ecco finalmente i video!
Il venerdi 9 marzo, si svolge un incontro pubblico a Pisa
dedicato alla questione ancora scottante del nucleare.
Ora occorre affrontarla senza distinguere l'uso civile da quello militare.
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."
Premiata Nihon Hidankyo, un’associazione fondata dai sopravvissuti ai bombardamenti atomici in Giappone, gli Hibakusha. Rappresenta da decenni la voce di coloro che hanno vissuto in prima persona l’orrore della guerra atomica. Un invito a promuovere un mondo libero dal terrore nucleare.
Il silenzio rischia di essere interpretato come un segno di debolezza o, peggio, di complicità tacita. Il nostro Paese non può permettersi di essere complice del fallimento della missione UNIFIL. Se qualcuno deve lasciare la Blue Line, non sono certo i caschi blu: devono essere le forze israeliane.
A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).
L'esercito israeliano ha invaso il Libano e minaccia i caschi blu dell'ONU intimando di andarsene. Fra caschi blu ci sono anche i militari italiani che hanno rifiutato di ritirarsi. Ma sono rimasti soli: neppure la Meloni esprime solidarietà ai caschi blu in pericolo. E il presidente Mattarella?
Sociale.network