Il 19 marzo uno dei giornalisti "scomodi" più noti e popolari in Ucraina è stato arrestato dagli agenti del Servizio di Sicurezza. E non è l'unico. Il regime ucraino sta usando la guerra per “ripulire” il paese dagli oppositori, soprattutto se di Sinistra. Non c'è legge che tenga.
Il gruppo Cesuralab, un collettivo di fotografi co-fondato nel 2008 dal giornalista ucciso sabato scorso in Ucraina, racconta in questo testo chi era Andrea
27 maggio 2014 - Lidia Giannotti
E' morto il giornalista de 'il manifesto' Stefano Chiarini
Questo è l'ultimo articolo scritto dal direttore del settimanale turco-armeno Agos. E' stato pubblicato ieri, giorno in cui Hrant Dink è stato assassinato.
Dal pensiero del grande reporter Kapuscinski al commento di G. Bocca sul reportage di Rainews24 “In nome del petrolio”e la replica del suo direttore R. Morrione. Nassirya ovvero oil for food: prove non gossip
3 luglio 2005 - Nadia Redoglia
Essere indicizzati dai motori di ricerca non serve solo per aumentare le visite al proprio sito, ma può anche salvare la vita.
Un giornalista australiano rapito è riuscito ad aver salva la vita perché dalla ricerca del suo nome su Google è saltato fuori il suo sito personale che dimostrava che non era un giornalista embedded.
Francesco Nigro francesco.nigro@ideaconsulting.org
Karl Marx godeva di maggiore libertà di espressione e di stampa durante il suo soggiorno a Londra fine '800 di quanto non gode oggi un comune giornalista britannico se parla a favore della liberazione della Palestina.
PeaceLink nasce per opporsi all’ingiustizia e trasformare la denuncia in azione concreta. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e creare connessioni tra persone e movimenti impegnati nel cambiamento. Come partecipare alle attività di mediattivismo per la pace, l'ambiente e la solidarietà.
Si inasprisce la tensione sociale a San Juan Mazatlán, Oaxaca, negli stessi giorni in cui si moltiplicano le iniziative in ricordo dell'attivista agrario ed ecologista Samir Flores Soberanes, ucciso nel 2019. Il movimento agrario indigeno zapatista (MAIZ) chiede attenzione internazionale.
Il Coordinamento nazionale contro l’invio di armi e il riarmo si riunisce online mercoledì 19 febbraio. Verrà fatta una valutazione della possibilità di una nuova campagna contro i programmi di riarmo, con un respiro ampio, unitario e inclusivo.
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
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