Essere indicizzati dai motori di ricerca non serve solo per aumentare le visite al proprio sito, ma può anche salvare la vita.

Google ti allunga la vita

Un giornalista australiano rapito è riuscito ad aver salva la vita perché dalla ricerca del suo nome su Google è saltato fuori il suo sito personale che dimostrava che non era un giornalista embedded.
Francesco Nigro francesco.nigro@ideaconsulting.org
Fonte: programmazione.it - 26 ottobre 2004

Non c'è che dire, Google entra veramente nella nostre vite, anche quando non ce lo aspettiamo.
John Martinkus è un giornalista freelance inviato in Iraq per svolgere il proprio lavoro: riportare informazioni e notizie; ma soprattutto Martinkus è ufficialmente la prima persona di nazionalità australiana ad essere stata rapita.
Il ministro degli esteri australiano Alexander Downer aveva dichiarato che il rapimento, avvenuto una decina di giorni fa, aveva preso luogo nei pericolosi dintorni della città, dove John si era avventurato ignorando gli avvertimenti. Al suo rilascio il giornalista, che ora pretende le scuse ufficiali del ministro per quella dichiarazione, ha voluto precisare che il rapimento è avvenuto invece in città, nei pressi dell'ambasciata australiana.

Dopo essere stato rapito John è stato trasportato altrove e durante il tragitto ha continuato a ripetere ai suoi rapitori, apparentemente semplici ribelli, che non era armato e non lavorava per gli americani, ma che era unicamente un giornalista freelance. Il lamento di John è stato così insistente, che qualcuno del gruppo si è connesso a Internet e ha cercato il suo nome su Google.

Per sua fortuna il motore di ricerca ha immediatamente mostrato tra i risultati il suo sito o quello del suo editore, confermando le sue parole. Il giornalista, immediatamente rilasciato, ha potuto quindi fare ritorno a casa.

Note: Fonte: http://www.programmazione.it/front/index.php?entity=earticle&idArticle=29392

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