Parte un progetto di aiuto medico-sanitario per rendere meno critica la situazione del piccolo ospedale di Halabja.
13 luglio 2010 - Roberto Del Bianco
Ai margini della recente Mission nel Kurdistan. L'incontro con chi 22 anni fa fu il primo testimone dell'orrenda strage a Halabja.
E si dipanano altre storie, si fa maggiormente luce sulle vicende di allora e sull'attualità del Kurdistan di adesso.
L’opinione pubblica occidentale solo oggi comincia a comprendere fino in fondo quali tragedie possono compiersi nel silenzio della gran parte dell’informazione globalizzata.
Quando la conoscenza della verità si è dovuta affidare al coraggio e alla determinazione di singoli fotografi e giornalisti.
Grazie a tutti gli Öztürk e Hjerten che nei teatri di guerra sparsi per il mondo continuano a documentare la ferocia dei conflitti.
Ritornati in Italia, arriva il momento di tirare le somme, e il momento dei ricordi. Da Andrea Misuri, ancora una volta testimone nelle terre del Kurdistan iracheno, queste note di viaggio e di speranza.
Qui si parla di parchi giochi e di partite di calcio tra uomini e donne... Ma siamo in Italia o in Iraq? Il reportage di Valerio Martorana lascia qualche dubbio.
La verità è che nonostante le sofferenze passate e le fatiche presenti, il popolo curdo nella regione irachena del nord sembra voler guardare al futuro, e sperare di vivere finalmente "in pace".
Sulla strada per Halabja, direttamente da Fulgida Barattoni, ecco queste note. Che sono, insieme, schizzi di cronaca e riflessioni su quanto umanamente è possibile trovare e costruire, fuori dagli schemi soliti delle notizie che usualmente arrivano dai media.
"A bocce ferme", al termine degli incontri col Sindaco di Halabja. Una testimonianza contro le armi di distruzione di massa e un lavoro concreto nell'immediato sanitario del Paese.
Ecco il reportage di Andrea Misuri, di ritorno dall'ultima «Mission» dei "Mayors for Peace" nella terra che già fu nostra destinazione nel 2006.
E' la testimonianza di un cammino che è proseguito in questi due anni trascorsi. E che si sta concretizzando attraverso progetti e ... amicizia.
E' da leggere e da gustare, anche per le numerose immagini che lo accompagnano.
1 aprile 2008 - Andrea Misuri
Parlando con i Sindaci di Erbil e Halabja (Kurdistan iracheno)
C’è una storia curda che racconta del giovane Akhmad che rinchiuso in una torre senza scale e senza vie d’uscita, trova lo stratagemma per liberarsi. La scaltrezza del ragazzo, la sua capacità di risolvere l’intricata situazione, ben rappresenta la forza d’animo del popolo curdo.
Marzabotto nel 1944. Halabja nell'88. Due episodi tragici del secolo passato, che detiene - annoverando, assieme a Hiroshima e Nagasaki, anche le altre mille e mille guerre, i mille e mille massacri di cui l'animale uomo si è reso responsabile - un primato che i nostri pronipoti probabilmente impareranno dai libri di storia, e sperabilmente relegandone il ricordo a periodi bui e oramai trascorsi della vita dell'uomo su questa terra.
Questo è l'ultimo della serie di reportages scritti da Andrea Misuri. E' un sunto dei ricordi e degli incontri che a distanza di mesi si affaccia ancora nella mente di chi ha partecipato al viaggio della scorsa primavera nel Kurdistan iracheno; il tutto nel suo stile vivace e discorsivo.
A Pianosa il 19 e 20 agosto 2006, l'importante Summit ha visto insieme membri istituzionali e della Sanità italiana, e rappresentanti istituzionali del Parlamento regionale del Kurdistan e del governo centrale iracheno.
E’ un sorriso contagioso, quello dei curdi. Ti sorridono spesso, i giovani. C’è voglia di comunicare. Non si negano mai ad una foto. Anzi, cercano insistentemente il nostro obiettivo. Italian, e subito i nomi dei nostri calciatori. Veicolo di comunicazione immediato. Roberto Baggio vince la particolare classifica degli azzurri più famosi, seguito da Del Piero, Buffon e Totti.
Vivere dieci giorni in un Paese che conosciamo esclusivamente attraverso le immagini dei telegiornali. Il popolo curdo è attualmente diviso tra Irak, Iran, Turchia e Siria. Forte il desiderio di autodeterminazione. Il sogno, un giorno essere un solo Paese. Proviamo, allora, a dipanare il filo di Arianna delle nostre emozioni.
Al seguito della delegazione dei Sindaci per la pace. Note di viaggio e considerazioni personali sulla promettente e contraddittoria situazione di pace nella regione curda dell'Iraq.
Alla vigilia della firma della Ministra dell’interno del governo inglese, Priti Patel, noi torniamo in piazza. Se l’ordine di estradizione verrà siglato, con quest’ultima firma diventerà esecutivo. Per Julian Assange sarà la fine. Verrà portato e rinchiuso a vita in un carcere statunitense
16 maggio 2022 - Free Assange Reggio Emilia (reggioemxassange@gmail.com)
Anni di impegno, denuncia e testimonianza di sopravvissuta allo stupro a pagamento e al fianco di ogni vittima, Liliam Altuntas è attivista preziosa. Ha donato tantissimo e ora la generosità umana e civile è doverosa.
Il 13 maggio 2022, tre membri dell’Internazionale Progressista – Jeremy Corbyn, Eze Temelkuran e Yanis Varoufakis – hanno indetto una conferenza stampa per rendere pubblica la Dichiarazione di Atene in relazione all’intervento russo e alla guerra in Ucraina. Segue il testo.
Domenica, 15 maggio cade l’Overshoot Day dell’Italia, vale a dire il giorno dell’anno in cui l’umanità, se consumasse come l’Italia, avrebbe utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra può rigenerare in un anno ed entrerebbe in “deficit ecologico”.
12 maggio 2022 - Mario Sassi e Maria Elena Bertoli
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