Dopo Oslo, ecco la seconda conferenza sulle conseguenze umanitarie di un possibile conflitto nucleare. Questa volta è il governo messicano a offrire la sede e l'ospitalità
13 febbraio 2014 - Roberto Del Bianco
"L'intera sopravvivenza dell'umanità dipende dall'assoluto inutilizzo delle armi nucleari"
FOR IMMEDIATE RELEASE.
NEW YORK - Una dichiarazione congiunta sulle conseguenze umanitarie delle armi nucleari è stata consegnata oggi dalla Nuova Zelanda presso l' Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Esprimendo profonda preoccupazione per le conseguenze catastrofiche che qualsiasi uso di armi nucleari comporterebbe, oltre che per la loro capacità distruttiva incontrollabile e dalla natura indiscriminata, la dichiarazione della Nuova Zelanda è stata firmata da 123 altri stati membri.
22 ottobre 2013 - ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). Traduzione a cura di PeaceLink
Il Comitato Norvegese per il Nobel ha sottolineato, tramite numerosi premi, la necessità di abolire le armi nucleari. Così come per le armi chimiche, il processo di delegittimare le armi nucleari come uno strumento di potere è cruciale per la loro eliminazione e uno strumento legale che bandisca il loro possesso e il loro uso è un elemento necessario per portare avanti questo processo.
18 ottobre 2013 - ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). Traduzione a cura di PeaceLink
Ecco uno strumento mediatico sicuramente utile per la divulgazione dei rischi connessi all'uso delle armi nucleari e per la conoscenza di iniziative e organizzazioni operanti nella concretizzazione del disarmo atomico, e in definitiva per la loro totale messa al bando.
26 settembre 2013, si concludono i lavori del primo incontro ad alto livello sul disarmo nucleare. ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) ha apprezzato la crescente attenzione degli Stati sull'impatto umanitario delle armi nucleari e i sempre più numerosi appelli per ottenere la loro abolizione.
ICAN - International Campaign to abolish nuclear weapons
Nella settimana cui cadono gli anniversari delle bombe atomiche sganciate sul Giappone, un'iniziativa multimediale nella nostra Web TV "Peacelink on Air"
Se alla Conferenza di Oslo proprio le Nazioni più potenti han voluto disertare come a turarsi le orecchie di fronte alla verità, mentre altri 140 Stati hanno ascoltato e riflettuto su tutto questo, sarà mica che un equilibrio più che decennale stia cominciando a indebolirsi, e interrogativi minacciosi - non di supremazia bellica ma di suicidio collettivo - vadano sempre più a scalfire poteri che sembravano consolidati?
Si concludono a Ginevra i lavori della seconda sessione del Comitato preparatorio per la Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare. E con qualche novità.
Due eventi a Oslo in Norvegia: la Conferenza diplomatica internazionale "Humanitarian Impact of Nuclear Weapons" e il Forum della Società Civile organizzato da ICAN
1 marzo 2013 - Roberto Del Bianco
Anche la forza dell'etica medica può aiutare a cancellare il rischio nucleare che minaccia ancora il nostro secolo
Dall'intervento del dott. Michele Di Paolantonio all'assemblea plenaria conclusiva del Congresso Nazionale FIMMG 2011, un ricordo del ruolo dell'Internazionale Medici nelle vicende che liberarono l'Europa dai missili a medio raggio e un utile spunto per promuovere nelle proprie città azioni culturali e istituzionali a favore del disarmo
La recente vittoria del referendum ci insegna che contrastare il nucleare è possibile. Continuiamo ad agire, unendoci alla campagna internazionale contro le armi atomiche. Mettiamoci la faccia!
Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
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