L'azienda ritiene infatti di non doversi spingere oltre gli interventi sinora effettuati: una valutazione del tutto inaccettabile se si considera il pesante impatto ambientale prodotto a tutt'oggi dai suoi impianti.
"Obiettivo prioritario dell’AIA deve essere quello di ridurre, drasticamente e nei tempi più rapidi, l’ammontare annuo e le concentrazioni dei vari inquinanti immessi nell’ambiente, non solo attraverso l’adozione delle MTD (migliori tecnologie disponibili), ma anche con il ricorso alle migliori tecnologie in assoluto e con prescrizioni che impongano limiti di emissione molto più rigorosi rispetto a quelli previsti dalle legislazioni nazionale e regionale, mirando a ridurre al minimo l’inquinamento”
Una comunità di volontari per la pace, i diritti e l’ambiente ha messo in campo una vasta serie di iniziative per promuovere il cambiamento e la giustizia sociale tramite la comunicazione, la controinformazione e la cittadinanza attiva.
La prefazione al rapporto di quest'anno è scritta da Francesca Albanese relatrice speciale delle Nazioni Unite che attribuisce a DBIO molta influenza nello sviluppo del suo lavoro
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