Si innalzano muri per impedire ai migranti, giovani, vecchi, donne e bambini in fuga da guerre, dittature, terrorismo, disastri ambientali, manovre economiche, di arrivare nei territori europei in modo legale e sicuro, trovando accoglienza, assistenza e solidarietà
Bambini saharawi per alcune settimane lontani dal campo profughi, accolti in Lombardia, raccontano la sete di libertà.
Mani laboriose donano reciprocità.
Patrizia Minella (presidente associazione Karama) e Giada Felline (volontaria)
Profughi e migranti vanno trattati come fratelli e considerati come un’opportunità per costruire una società plurale e per rafforzare il dialogo interreligioso. L’Ue smetta di vendere armi e contribuisca a mettere fine alle ingiustizie e alle guerre.
L’angoscia per le centinaia di migliaia di profughi, le tante famiglie perseguitate e la sofferenza dei bambini hanno trovato una speranza e uno sbocco umanitario.
Voci e testimonianza di chi non si arrende.
E pratica la solidarietà.
Petrolio in cambio di armi. Soldi in cambio di profughi e migranti. Contro la guerra, è bene denunciare con forza l’ingiustizia. E ristabilire la forza del diritto.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
I PFAS, noti anche come "inquinanti eterni", sono composti chimici ampiamente utilizzati in molteplici applicazioni industriali. Una volta dispersi nell’ambiente, rimangono per decenni senza degradarsi, accumulandosi nei corpi idrici e nella catena alimentare.
Dallo stato di Puebla, il racconto di un'esperienza di resistenza e organizzazione comunitaria nata intorno alla coltivazione di caffé e all'opposizione a un megaprogetto minerario.
Questi episodi si inseriscono in un contesto più ampio di repressione nei confronti dei renitenti e degli obiettori di coscienza in Ucraina. Stepan Borysovych Bilchenko, assistente di laboratorio presso l'Università Nazionale Ivan Franko di Leopoli, è stato trovato privo di sensi nei pressi di Kiev.
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