Il 2 giugno 1946 gli Italiani, usciti da uno dei peggiori periodi storici, il fascismo, il nazismo e la seconda guerra mondiale, si trovarono a decidere se mantenere una forma di stato monarchico o se diventare una Repubblica
Quando il 2 giugno 1946 l'Italia, reduce dagli orrori e dalle privazioni della guerra, scelse la via della Repubblica Democratica, certamente non pensava a queste cifre miliardarie a vantaggio dei pochi e danno dei molti , a questo baratro che ha raggiunto ormai le proporzioni di un'autentica ingiustizia sociale.
Il Nepal sceglie la repubblica dopo 240 anni di monarchia. Auspici e diritti per una Costituzione: Sarmila Shrestha, testimonia il lavoro dell’AIFO in difesa delle categorie più deboli della popolazione.
Maledetti meccanici Il Sole 24 ore dà la linea a Rinaldini, Repubblica lo mette sulla sedia elettrica, l'Unità lo richiama all'ordine. Un no ha scatenato le ire dei media, ricompattati dalla difesa della svolta moderata dell'esecutivo sulle politiche economiche e sociali
Dal messaggio alla Camera del nuovo Presidente della Repubblica un monito affinchè l'Italia diventi parte attiva nella costruzione di un'Europa che riprenda il cammino indicato da Alcide De Gasperi, statista lungimirante, e da Altiero Spinelli, paladino del movimento federalista europeo.
15 maggio 2006 - Giorgio Napolitano
Uno sfogo scritto di getto. Non ho saputo resistere
Stanno arrivando le segnalazioni indignate dei lettori a proposito di un articolo pubblicato da Repubblica a proposito di Longhorn, il prossimo sistema operativo Microsoft. Questo è il mio commento
All'orizzonte una programmazione mirata che fungerà da megafono per le iniziative marketing del Gruppo, e che potrà contare sulle «cialtronate» di radio Deejay
Emerge sul sito di Repubblica un clamoroso risultato: i lettori sconfessano la linea del quotidiano che fin dall'inizio era stato favorevole alla permanenza del contingente italiano.
L’esercizio di queste capacità avanzate deve servire a dimostrare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO e il suo contributo alla deterrenza integrata europea
Tra gli obiettivi c'è l'opposizione ai nuovi euromissili da puntare contro la Russia. Il presidio invita tutti a unirsi per una pace fondata sulla sicurezza comune e sull'uso socialmente utile delle risorse. Appuntamento per il 28 luglio davanti alla Base NATO Solbiate Olona alle ore 15.
Riportiamo un primo elenco di firme autorevoli, espressione del mondo della pace e della cultura. L'elenco sarà aggiornato e costituirà la base di partenza per un movimento che si darà un primo appuntamento il 6 agosto, anniversario di Hiroshima.
L'immagine cruda e cinica dell'ombrello nelle natiche rappresenta una metafora politica del sopruso. Recentemente, il vignettista Vauro l'ha ripresa sostituendo l'ombrello con un euromissile, un simbolo ancora più minaccioso, rivolto contro un ignaro cittadino.
Il movimento per il disarmo e l'accordo INF firmato da Reagan e Gorbaciov portarono allo smantellamento dei missili nucleari di medio raggio. Ma oggi il mondo si trova nuovamente sull'orlo di una nuova corsa agli armamenti nucleari.
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