Il 3 dicembre l'Onu ha diffuso un rapporto sui mezzi per rafforzare il ruolo dell'Onu per promuovere la sicurezza globale. La redazione di Europace anticipa un articolo, che verrà pubblicato su L'Unità Europea, di Lucio Levi del Movimento Federalista Europeo, sulle proposte significative ma anche sui limiti di tale rapporto.
L'inizio è imminente. Dal primo gennaio verrà abolita la leva obbligatoria. E l'esercito sarà composto solo da professionisti. La spesa aumenterà. Di molto. Ma non per l'altra difesa, il Servizio Civile.
Massimo Paolicelli
“Questo è il tempo di creare un grande movimento mondiale a sostegno dell’Onu e di un nuovo ordine internazionale giusto, pacifico e democratico.”
Il vero interesse italiano nella riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu deve andare nella direzione di una rappresentanza delle varie regioni del mondo: Unione europea, Mercosur, Unione Africana, Asean, ecc.
Il governo italiano sembra determinato a battersi per difendere gli interessi italiani in occasione della ventilata riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Qual è veramente l'interesse nazionale dell'Italia?
In un contesto in cui la sicurezza di noi tutti è legata sempre più a variabili che trascendono la dimensione nazionale, in cui gli strumenti istituzionali e politici per affrontarla, pur restando ahinoi essenzialmente tradizionali (militari e di polizia), assumono una dimensione internazionale ed europea crescente, lo sviluppo di una dimensione transnazionale della sicurezza civile e dei suoi strumenti diviene una scelta obbligata.
Il Comune di Genova ha appena messo a bilancio oltre un milione e mezzo di euro solo per una licenza proprietaria ma potrebbe risparmiarne un milione ogni due anni se usasse software liberi
Il “capitalismo narco-militare” reprime ed è funzionale all’estrema destra che vuol imporre un governo autoritario al più grande paese dell’America latina
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