Il fondatore di Wikileaks ci aveva da tempo avvertito che in Afghanistan le truppe USA/NATO non stavano “guadagnando le menti e i cuori” della popolazione; anzi, si stavano facendo odiare. Ma il messaggio non è stato ascoltato e il messaggero è ora in prigione in attesa di giudizio.
Soldati uccisi dai loro commilitoni, stragi sulle ambulanze, torture e violenze continue, centinaia di migliaia di morti. Così viene documentata la guerra in Iraq. Non da un sito pacifista ma dal Pentagono
La prefazione al rapporto di quest'anno è scritta da Francesca Albanese relatrice speciale delle Nazioni Unite che attribuisce a DBIO molta influenza nello sviluppo del suo lavoro
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