In questo documento vengono indicate le misure di sicurezza e di emergenza da prendere in relazione al rischio nucleare, e sono espressamente indicati i porti a rischio nucleare. A pagina 133 della Gazzetta Ufficiale vi sono le indicazioni sulle pillole allo ioduro di potassio.
Con la guerra alla Libia aumentano le soste dei sottomarini nucleari nella baia di Augusta (Sr), una delle aree più inquinate del Mediterraneo. Un'interrogazione denuncia l'assenza di piani d'emergenza in caso d'incidenti ai reattori.
13 aprile 2011 - Antonio Mazzeo
Scomparso recentemente, verrà ricordato il 12 e 13 settembre prossimo
Ci servono 400 euro per far stampare il manifesto e per la sua affissione. Per ogni 10 euro versati il 50% andrà alla stampa e affissione del manifesto e il 50% all'invio di un container per aiutare i più poveri del pianeta, ossia gli abitanti di Kimbau, in Congo (http://www.kimbau.org)
Al centro della lettera vi è la necessità di sapere se il piano di emergenza è cambiato rispetto a quello consegnato parzialmente a PeaceLink nel settembre del 2000.
10 giugno 2005
Comunicato stampa di PeaceLink. Notizia in esclusiva nazionale
L'esercitazione simula l'affondamento di un sommergibile Nato nel Golfo di Taranto e il recupero dell'equipaggio. Ma tutto questo è bene non dirlo mentre si inaugura - il 25 giugno e alla presenza del ministro della Difesa Martino - la nuova base Nato di Chiapparo (Taranto). Infatti tutti i sommergibili Usa sono a propulsione nucleare.
Sono avvisati del transito di sottomarini a propulsione nucleare nei dodici porti a rischio, ossia a Augusta, Brindisi, Cagliari, Castellammare di Stabia, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto, Trieste, Venezia?
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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