Le investigazioni e la ricerca storica del giornale on-line di Carlo Ruta ritornano e diventano una collezione di eBook, con aggiornamenti e documenti inediti, in copia digitale. Il primo, già uscito, è dedicato al caso Spampinato
27 novembre 2012 - Redazione
Francesco Greco racconta la vittoria al premio Mattator
Attraverso una inedita investigazione dei delitti Tumino e Spampinato, Ruta, con "Segreto di mafia", illumina gli scenari in ombra dell’est siciliano nei primi anni settanta, quando Catania costituiva, per numeri, la capitale del neofascismo italiano e l’isola tutta una sponda strategica del regime greco dei colonnelli.
Un gruppo di esponenti della società civile si accinge a presentare una istanza alla procura generale di Catania. In rassegna i deficit investigativi del tempo, confermati dagli incartamenti ufficiali venuti alla luce trenta anni dopo l’uccisione del costruttore ibleo e del cronista ragusano de L’Ora.
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.
Il rapporto è stato pubblicato nel 2010 ma è rimasto ampiamente ignorato perché scomodo. Redatto dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, il rapporto descrive violenze estreme documentate con testimonianze e indagini indipendenti. Ma il governo del Ruanda lo ha contestato.
Sulla base di ricerche estremamente dettagliate il libro conclude che ci furono gruppi armati di manifestanti del Maidan che occuparono postazioni da cui partirono i proiettili che colpirono sia i manifestanti sia i poliziotti.
La Commissione Europea, di fronte alle difficoltà di finanziare la ricostruzione e la difesa ucraina, vorrebbe usare i beni russi attualmente congelati in Belgio. Ma il premier belga Bart De Wever frena, e così anche la Banca Centrale Europea. Vediamo perché.
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
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