Nel novembre 2009, grazie all’associazione Kabawil e all’Abruzzo Social Forum, Hebe de Bonafini a nome delle Madres de Plaza de Mayo incontrò i familiari delle vittime della Casa dello Studente. Le Madres hanno insegnato al mondo che memoria fa rima con giustizia, che non c’è vera memoria senza giustizia. E’ quel che hanno testimoniato nell’Argentina post dittatura. E’ quello che, nell’infinita notte mai giunta all’alba e rimasta ferma alle 3.32 del 6 aprile 2009, che L’Aquila, l’Abruzzo e tutti i territori teatri di “tragedie” impongono.
Offensive e denigratorie le illazioni contro l’Assessore di Fossacesia Andrea Natale, “colpevole” per alcuni di credere nel Parco Nazionale della Costa Teatina e vittima di un gravissimo atto intimidatorio in “stile mafioso”
3 gennaio 2014 - Alessio Di Florio
6 Aprile 2009-6 Aprile 2013. Anniversario del terremoto in Abruzzo
Alle 3.32 del 6 Aprile 2009 una tremenda scossa di terremoto devastò L'Aquila e l'Abruzzo interno. Ricordiamo le 309 vittime, rinnoviamo il dolore. Ma non possiamo dimenticare cosa è accaduto in questi 4 anni. Sarebbe un nuovo assassinio delle vittime di quella notte
a pensarci bene per i ragazzi degli anni 50, i “baby-boomers” come li chiamano in America, la vita non è andata poi così male, visto che hanno evitato di andare in guerra, quella che hanno tanto combattuto con le loro idee. Idee predicate e soprattutto cantate durante la "Rivoluzione dei fiori nei cannoni", quando parlavano di pace, di libertà, di uguaglianza, di parità tra i sessi .…. E poi sono stati una generazione che ha lottato poco per difendere un onesto lavoro.
Peccato che vivendo sempre in una realtà con i conti perennemente in rosso, non abbiano capito in tempo che, prima o poi, si tirano le somme e qualcuno paga sempre.
Dopo averla di fatto congelata per sette anni, i “nuovi barbari” hanno sottratto alla Riserva naturale del Borsacchio delle aree di pregio per servirle su un piatto d’argento ad un manipolo di speculatori.
9 maggio 2012 - WWF, Italia Nostra, Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio, Comitato Abruzzese Beni Comuni, Archeoclub Giulianova, Slow Food condotta di Giulianova e Val Vibrata, Legambiente
La tragedia dei giorni scorsi in Liguria ancora una volta dimostra quanto la scelleratezza e la devastante speculazione possano distruggere un territorio. Un anno dopo il dossier "Stanno svendendo il futuro al cemento e alla speculazione" la situazione abruzzese continua a degradare.
Sull'onda della crescente speculazione finanziaria abbiamo fatto alcune domande a Guillermo Sullings, economista umanista e Segretario Generale del Partito Umanista Internazionale
25 agosto 2011 - Olivier Turquet
Le devastanti esondazioni dei fiumi, le denunce delle associazioni ambientaliste, altri avvenimenti delle ultime settimane, non sono fatti isolati. Sono tutte tessere di un unico mosaico che sta cancellando il futuro dell'Abruzzo
Non s'intravede all'orizzonte alcun progetto programmatico, alcuna visione del futuro. E intanto prosegue la colonizzazione e il saccheggio del territorio da parte delle mafie e della speculazione. Si cancella la parte migliore del territorio, si bloccano progetti come il Parco della Costa Teatina, si devastano fiumi e valli, milioni di euro vengono letteralmente gettati via in mega progetti inutili per la collettività. Tutto in nome del profitto di pochi.
Una vicenda rappresentativa nelle mappe dell’appropriazione delle risorse idriche. Come viene trattato il disagio di Lipari e Salina, dove l’acqua, carente da sempre, rimane la più cara d’Italia. Gli accordi che vi fanno da sfondo, da Palermo a Roma. La stretta della Sogesid sulle isole.
Il dossier di una multinazionale definisce l'Abruzzo una 'regione camomilla' con 'facilità di penetrazione, costi d'insediamento minimi e zero conflittualità'
L’Archivio ha il fine di condividere la memoria di quanti hanno operato per rendere concrete le finalità ideali, sociali e civili da cui è nata la nostra Costituzione e che mettono al centro il valore universale della dignità umana.
Oggi, a ottant’anni dal 25 aprile 1945, la Resistenza assume un valore ancora più profondo. Qui trovate i frammenti di una storia locale, quella della lotta popolare a Voltana, ma anche tasselli di un mosaico più grande: la lotta collettiva per la libertà, per la dignità umana, contro l’oppressione.
Si ripropone qui un testo che fu scritto dal compianto maestro Francesco Silvagni per ricordare a Voltana, una frazione di Lugo di Romagna, il cinquantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Alcuni link proposti dall'ANPI. Che per gli 80 anni dalla Liberazione ha accentuato la propria visibilità online, con numerosi post sui vari Social, oltre che offrendo molte risorse nel web.
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