La Marina annuncia il piano per costruire altre dodici navi da un miliardo e mezzo. Un programma non previsto dai bilanci. Con la scusa delle calamità e della disoccupazione.
L’alto livello delle spese militari ha svolto un ruolo chiave nel dispiegarsi della crisi economica in Europa e continua a compromettere qualsiasi sforzo per cercare di uscirne
Dalle affermazioni costituzionali a una prassi che vorrebbe legittimare la guerra come risoluzione dei conflitti. Dalle folli spese militari alla necessità
di disarmare il nostro bilancio. E il nostro cuore.
Un modo in cui il presidente Obama potrebbe aiutare a ridurre il deficit è apportando tagli ai fondi destinati, nei prossimi 10 anni, a creare, mantenere e rendere operativo il programma di armamento nucleare U.S.A.
Ciò porterebbe ad un risparmio di 100 milioni di dollari nell’arco di quel periodo. Il problema del deficit si risolverebbe? No, ma sarebbe un aiuto. Questi risparmi si accumulano.
Proseguiamo la riflessione sulla crisi finanziaria e le sue connessioni con le spese militari e la cultura della sicurezza oggi imperante.
Quale impegno per i cristiani?
Con la Dichiarazione IRPEF 2000 ho voluto sottrarre alle spese per armamenti l’allora somma di £ 100.000 versandole comunque allo Stato per finanziare la partecipazione di giovani a interventi di pacificazione e cooperazione tra i popoli e a missioni umanitarie, a titolo di opzione fiscale per spese di Pace. Eppure lo Stato mi considera un evasore fiscale.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
Sociale.network