Dopo due anni di resistenza alla guerra di aggressione russa, le prospettive per il popolo ucraino sono pessime. Udo Knapp fa il punto della situazione
Bisogna mostrare grande empatia verso i palestinesi, mostrarsi lacrimosi quando si vedono i corpi massacrati dalle bombe e dai proiettili, ma essere aggressivi quando si viene accusati di uccidere deliberatamente donne e bambini innocenti
Le lobby di aziende di forniture militari svolgono da sempre un ruolo fondamentale nella politica di difesa e di selezione degli apparati. D’altra parte tutta la politica della sicurezza porta con sé il concetto di salvaguardia degli interessi organizzati.
16 giugno 2011 - Rossana De Simone
E' in carcere negli Stati Uniti per un crimine che non gli è mai stato imputato da una corte di giustizia
Il dottor Rafil Dhafir è uno dei tanti musulmani impegnati nella solidarietà che, dopo i fatti dell’11 settembre 2001, sono stati accusati di terrorismo dal governo americano. Il suo caso è emblematico e poco noto in Italia. Condannato senza prove a 22 anni di carcere per riciclaggio e finanziamento ad attività terroristiche, i suoi veri crimini sono stati l’aver alzato la voce contro le sanzioni ONU all’Iraq volute da USA e Gran Bretagna e l’aver mandato aiuti umanitari ai civili iracheni durante l’embargo.
Prima dell’appovazione della riforma statunitense sulla sanità, un gruppo di suore, in rappresentanza di cinquantanovemila religiose, ha inviato una lettera al Congresso per sostenere il disegno di legge. Mentre i vescovi americani esprimevano parere contrario.
Le ragioni delle suore.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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