Al centro dell’indagine si colloca il comando NATO FTASE di Verona, con il suo ruolo strategico nel Nord Italia durante la Guerra Fredda e le sue connessioni con l’organizzazione neofascista Ordine Nuovo, ritenuta responsabile della strage del 28 maggio 1974.
14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
Un nuovo strumento per la ricerca documentale al servizio della memoria storica
L’intelligenza artificiale, se usata con consapevolezza e rigore, può diventare alleata di chi cerca verità nascoste. Consente di caricare documenti, interrogarli, collegarli tra loro. Un esempio: il coinvolgimento della NATO nella strage di Brescia del 1974.
La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
La bomba di piazza della Loggia del 28 maggio 1974
Il presidente della Repubblica Mattarella ha detto oggi: "Fu eversione di destra. La memoria è radice del futuro". Mattarella non ha però aggiunto che la nuova inchiesta sulla strage, per usare le parole di Repubblica, "porta lì dove nessuno poteva immaginare, il comando Nato di Verona"
Si scorgevano i fazzoletti bianchi nelle mani di chi si asciugava le lacrime. C'era chi chinava il capo e chi cantava. C'era quella musica ritmata con leggerezza che ci risollevava il morale ricordandoci che esiste sempre la speranza, parola ricorrente assieme alla parola "presenza", nei canti.
Per ogni miliardo di dollari speso nel settore militare si creano circa 11.200 posti di lavoro. Ma lo stesso miliardo investito in sanità ne crea 14.300, nell’istruzione 15.500, nelle energie rinnovabili 16.800.
Aumentare le spese per la difesa fino al 2% del Pil, come richiesto dalla NATO, farebbe salire il debito pubblico italiano oltre il 137% nel 2028. Nessun effetto moltiplicatore economico: ogni euro speso per la guerra rende meno di quello che toglie. Una perdita secca per la collettività.
Comunicato di AIMPGN - Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare - alla morte di Papa Francesco
21 aprile 2025 - Michele Di Paolantonio (Presidente di AIMPGN, Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, sezione italiana di IPPNW)
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