"Riordiniamo radicalmente le nostre priorità invece che alla guerra dedichiamoci alla pace. La guerra in Ucraina si trasformerà in un'altra guerra senza fine come quelle degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan? Quante persone dovranno morire ancora?"
Poveri oggi significa una cosa precisa. Senza diritti essenziali. L’area della povertà si allarga. A dismisura. Dentro non finiscono solo quelli che non hanno il lavoro. Ma anche quelli con uno precario. Uno sguardo all’Italia dell’ingiustizia sociale.
Si scrive meno tasse. Ma si legge meno Stato sociale. Meno solidarietà.
Cosa dice la teologia morale di fronte alla proposta di una società in cui ciascuno “fa da sé”.
Le tasse non sono il “male” ma lo strumento per costruire la solidarietà. Il più efficace. Come dimostrano le proposte per la finanziaria 2005. Immediate e concrete. Provare per credere.
"Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
Dal 10 aprile al 9 maggio 2025 si terrà un'iniziativa internazionale contro l'aumento europeo delle spese militari. L’International Peace Bureau (IPB) denuncia il riarmo a discapito della pace, del benessere e della sostenibilità ambientale. Sul sito di PeaceLink c'è una raccolta di firme online.
"L'Europa deve riarmarsi, è finito il tempo della melassa", ha detto Carlo Calenda. Tantissimi pacifisti si sono dissociati da questa manifestazione. Su PeaceLink è stato lanciato un appello contro il piano europeo di riarmo. Chi firmerà fra quelli che hanno aderito alla manifestazione di oggi?
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