1. Forza e violenza. 2. Violenza diretta, strutturale, culturale. 3. Disarmo culturale. 4. Violenza, violazione, cioè dominio. 5. La filosofia nasce in reazione alla violenza. 6. Nell'offesa la dignità non si perde ma risalta. 7. Il male alleggerito o idolatrato. 8. Perché no alla violenza?
La vera lotta da combattere non è solo la lotta collettiva contro le strutture violente di potere organizzato, ma anche la lotta individuale contro la tentazione del potere in tutte le sue forme.
La storia di una donna boliviana, Maxima Apaza, che ha il coraggio di riconoscere la violenza subita e di intraprendere un percorso di liberazione.
Per se stessa e per tutte le altre donne.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
Sociale.network