La bocciatura di Berewa, candidato "governativo", è sintomatica del diffuso malessere nei confronti di una classe dirigente che, sulla carta, si era impegnata nella ricostruzione del paese, sconvolto da uno dei più feroci conflitti civili della storia africana. La situazione economica e sociale è ancora molto difficile. Il ruolo giocato dai vescovi e dall'informazione.
Anche questo diritto - se non viene esercitato - si rischia di perderlo. Pensare che persone come noi hanno dato la vita per il diritto di voto fa venire i brividi
Venerdì 14 ottobre alle ore 11,00
verranno consegnate al Segretariato Generale del Comune di Roma 8000 firme che chiedono l’introduzione del diritto di voto per i cittadini stranieri e apolidi per le elezioni municipali e comunali
Per ricordare il sessantesimo anniversario del riconoscimento del voto alle donne, avvenuto il primo febbraio 1945 e per celebrare un passaggio fondamentale della vita democratica del nostro Paese, abbiamo chiesto a Lidia Menapace un pensiero che non sia la normale retorica ma un'analisi di quello che è stato e sarà della vita democratica in Italia. Riportiamo un sunto dei passaggi principali del suo intervento svoltosi nella sala del consiglio comunale di Pesaro giovedì, 24 febbraio 2005.
Dopo l'approvazione della Costituzione europea da parte del Parlamento
europeo Europace intervista Monica Frassoni per chiederLe come far ripartire l'iniziativa costituente europea
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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