Da "Fatti prossimi", il Settimanale radiofonico di Caritas Italiana, in onda ogni lunedì su radio inBlu nel programma “Ecclesia” (www.radioinblu.it), le interviste e le storie da vari paesi del mondo.
Tra crisi politica ed economica, l'epidemia di colera non smette di mietere vittime in questo Paese dell'Africa Meridionale, incastrato tra Mozambico, Botswana, Zambia e Sudafrica. Il rapporto di Medici Senza Frontiere evidenzia la cruda realtà di un Paese messo in ginocchio su tutti i fronti, comandato da un uomo che invece di affrontare la situazione critica ha appena festeggiato il suo compleanno con un super-party
La milizia del partito, istituita ufficialmente per preparare i giovani al mondo del lavoro, si è trasformata, piuttosto, in un’organizzazione a delinquere che violenta le donne e terrorizza i sostenitori dell’MDC all’opposizione.
In Zimbabwe è spuntata una nuova categoria di opportunisti, che si impossessa sia della terra dei farmers bianchi che di quella dei contadini neri. Intanto prosegue il discutibile programma di re distribuzione della terra voluto da Mugabe.
Alcune Organizzazioni Non Governative, guidate dal Consiglio Norvegese dei Rifugiati (NRC), si sono rivolte al governo zimbabweano e ad altre ONG perché si attivino in qualche modo per prendersi cura dei rifugiati interni, ovverosia di quell’ingente massa di persone sfollate a causa della controversa redistribuzione della terra, voluta dal presidente Mugabe, della violenza politica che attanaglia il paese e della siccità.
Mal pagati e sottoposti a difficili condizioni di lavoro gli insegnanti zimbabweani non sanno se accettare di entrare a far parte in un controverso servizio nazionale. Solo a chi decide di parteciparvi il governo promette aumenti e benefici. In realtà i docenti vengono sottoposti a un tirocinio fisico paramilitare e a indottrinamenti politici.
La paura di ritrovarsi sieropositivi trattiene gli uomini dall'andare a ritirare gli esami che hanno fatto presso i vari Centri di Assistenza e Controllo Volontari (VCT).
In Zimbabwe setacciare la sabbia alla ricerca dell’oro non è più un’attività per soli uomini. Le donne ci sono buttate con risultati sorprendenti e rappresentano il 30% delle 500.000 persone che si dedicano a questa ricerca artigianale.
I genitori zimbabweani, alle prese con un’inflazione da capogiro, e, come se non bastasse, con i devastanti effetti della siccità, trovano sempre più difficile mandare i loro figli a scuola perché il costo delle rette e delle divise regolarmente è andato alle stelle. Solo i benestanti possono permetterselo.
Dal gennaio di quest’anno ben 11 persone appartenenti ad una minoranza etnica dello Zimbabwe sono state calpestate e uccise dagli elefanti e, con l’imperversare della siccità, questo numero è destinato ad aumentare dato che i pachidermi si avvicinano sempre più ai centri abitati in cerca di cibo.
Nel sud dello Zimbabwe, dove l’AIDS imperversa più furiosamente, può essere pericoloso trovarsi nella condizione di donna vedova ed anziana. Alcuni individui si autoproclamano cacciatori di streghe, e, appoggiati dai capi comunità, accusano le vedove di contagiare le persone con la stregoneria.
Il dramma dell'antrace che ha colpito gli Stati Uniti ha dato lo spunto a politici, veterani di guerra ed altri personaggi coinvolti nella feroce disputa per la terra in Zimbabwe, per dire che la recente epidemia di antrace verificatasi nel paese è conseguenza di una sorta di guerra biologica intrapresa dai coloni bianchi.
Le condizioni carcerarie continuano a peggiorare, con bambini di neanche un anno che vivono internati, in compagnia delle loro mamme messe in galera. Le prigioni sono, ricorrendo a un eufemismo, inumane e teatro di gravi violazioni dei diritti dell’infanzia.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
Sosteniamo ogni iniziativa che contrasti il riarmo dell'Europa, in questa ora buia per tutti. La deriva militarista sta travolgendo le istituzioni europee. L'Europa, da culla del progetto di pace nato dopo le tragedie del Novecento, rischia oggi di trasformarsi nel suo opposto.
In Marocco, la protesta anti-genocidio si è trasformata in un gesto di coraggiosa disobbedienza: i lavoratori dei porti, sostenuti da migliaia di manifestanti, hanno rifiutato di caricare componenti militari destinati all'aviazione israeliana.
Obiettivo: impedire il ritorno delle bombe nucleari statunitensi B61-12 sul suolo britannico. Dal 14 al 26 aprile workshop, azioni dirette nonviolente, eventi musicali. Partecipa Extinction Rebellion. Un appello è stato lanciato da varie fedi religiose per l'abolizione delle armi nucleari.
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