Alex Zanotelli sul palco a Roma
Oggi padre Alex Zanotelli è intervenuto con parole forti e coraggiose. Il missionario comboniano, visibilmente affaticato, ha lanciato un appello accorato contro la guerra a Gaza e il programma europeo di riarmo.
"Ho lanciato un messaggio tramite il Fatto Quotidiano - ha detto - perché un giorno mi sono messo a piangere davanti a quello che avviene a Gaza, contro i palestinesi. Quello che mi preoccupa di più è l'indifferenza totale, è l'indifferenza che uccide oggi".
Con la bandiera della pace e la kefiah, sferzato dal vento, ha continuato a chiedere una forte mobilitazione: “Ogni giorno muoiono in media 30 bambini palestinesi a Gaza. Di fronte a questa strage silenziosa, è il momento di rompere il silenzio complice e agire contro l'indifferenza". Ha detto che occorre boicottare Israele e pretendere sanzioni.
Nel suo intervento, Zanotelli ha denunciato con forza il progetto europeo di aumento delle spese militari, che vedrebbe l’Italia raddoppiare il proprio bilancio militare da 32 a 64 miliardi di euro all’anno.
Il suo appello si è concluso con un invito chiaro alla disobbedienza civile nonviolenta. "È così che abbiamo vinto in Sudafrica".
Il pubblico ha risposto con un lungo applauso, mentre lui lasciava il palco lentamente, sostenuto da chi gli stava vicino.
Una testimonianza vibrante, quella di Alex Zanotelli, che continua a indicare la strada della giustizia e della pace.
Articoli correlati
Yona Roseman, 19 anni: “Israele sta commettendo un genocidio e noi dobbiamo opporci”
Domenica prossima, 17 agosto, alle ore 10:00, al campo di arruolamento di Haifa, Yona Roseman, una ragazza di 19 anni di Haifa, rifiuterà di arruolarsi per protestare contro il genocidio a Gaza e probabilmente sarà processata e mandata in prigione.14 agosto 2025 - MesarvotDue diciottenni israeliani rifiutano di arruolarsi nell’esercito per protestare lo sterminio a Gaza
L'obiezione di coscienza si diffonde tra i giovani israeliani.30 luglio 2025 - Mesarvot- Sono inorridito per il genocidio del popolo palestinese
Il suicidio di Israele e dell’Occidente
Possiamo solo chiederci se siamo rimasti umani o siamo diventati bestie, anzi, peggio, perché le bestie non commettono questi orrori e questo scempio, ma uccidono le loro prede solo per istinto e per fame.25 luglio 2025 - Alex Zanotelli - Si continua a pagare un prezzo altissimo in termini di salute e devastazione ambientale
Il nostro compito sarà quello di ricompattare una città ferita, divisa e lacerata
Per me fare politica a Taranto significa anche interrogarsi sul mondo che vogliamo costruire. Non possiamo dirci liberi in una città sotto ricatto, così come non possiamo dirci umani se restiamo in silenzio davanti a un genocidio.24 luglio 2025 - Antonio Lenti
Sociale.network