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Finanziaria Tremonti: incredibile Italia provinciale e guerrafondaia

10 novembre 2010

La coperta è troppo corta, ci sono esigenze per 7 miliardi ma solo 5 sono disponibili.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-11-09/tremonti-sono-esigenze-miliardi-154022.shtml?uuid=AYN9iLiC

Ma di quali esigenze sta parlando Tremonti?
Quelle di una Italia in guerra contro la cultura, l'ambiente, i poveri, gli immigrati, i precari, i disoccupati, l'uguaglianza e i diritti dei lavoratori. Tutto il resto è una seccatura.

Quali sono gli interessi che tengono in vita un governo in agonia?
Uno fra i tanti è l'interesse della Lega e Pdl alle poltrone di Finmeccanica.

Il valore di Finmeccanica: La crisi entra nella classifica dei big
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-10-27/crisi-entra-classifica-095810.shtml?uuid=AYHqMbeC

Così va avanti con rifinanziamento delle missioni di pace all'estero (800 milioni, per sei mesi), e va avanti con il finanziamento di mezzi militari che potrebbero trasportare bombe nucleari per difendere non si sa bene cosa. O forse, come direbbe La Russa, per difendere la pace?
German Nuclear Stance Stirs Debate
http://www.armscontrol.org/act/2009_12/GermanNuclearStance

E allora l'Italia si scopre ricca, ricca di cultura militare e talmente ricca di risorse finanziarie che diversamente dagli USA non mette in discussione l'immediato acquisto e la produzione degli F-35.
L'USAF sta mettendo a punto un piano globale per la modernizzazione di un numero dei suoi caccia F-16 a causa di ritardi registrati dal JSF (F-35 Lightning II).
http://www.defence.pk/forums/military-forum/79403-usaf-bridge-fighter-capability-gap-f-16-upgrades.html

L' F-35 Joint Strike Fighter, il più costoso programma del Pentagono, potrebbe avere un ritardo di ben tre anni rispetto al calendario previsto.
http://www.businessweek.com/news/2010-11-01/pentagon-said-to-see-higher-f-35-costs-more-delays.html

Solo l'Italia è più che convinta della bontà ed efficienza dell'F-35. Addirittura vi è stato uno scontro fra Torino e Cameri per la sua produzione.

31 ottobre 2010 A Torino crescono le preoccupazioni dopo l'informativa di Alenia Aeronautica sul programma F-35
Era stato buon profeta il segretario regionale della Fiom, Giorgio Airaudo, quando, un anno fa, aveva lanciato un «allarme preventivo» sulla possibilità che l' ala del caccia americano Jsf venisse assegnata al sito che Alenia possiede a Cameri e non in quello di Caselle. Ora c' è l' ufficialità: il componente del caccia verrà fatto nel Novarese. Airaudo, dice che oggi Alenia Aeronautica pone il tema della sicurezza: la Lockheed si fida di più di Cameri, perché i suoi segreti verrebbero custoditi in una base militare e non in uno stabilimento qualunque. Il sindacalista ribatte:«La giustificazione dell' azienda mi stupisce, perché quello della riservatezza è un problema che Caselle ha risolto brillantemente un mucchio di volte.Anche oggi nel sito industriale ci sono aree sottoposte a tutela militare». Dunque? «Dunque sono preoccupato. Non vorrei che questa decisione sia il frutto di una minore attenzione su Torino. Non vogliamo aprire una guerra tra poveri con Cameri, perché che lì venga aumentata la produzione ci sta bene. Ciò che non possiamo accettare è che il sito novarese venga usato per spogliare Caselle. È un problema che dovrebbe interessare anche la giunta regionale, perché un buon amministratore non dovrebbe mettere un territorio l' uno contro l' altro». Quali rischi corre l' Alenia di Torino? «Di non avere alternative in futuro. Le istituzioni dovrebbero chiedere conto all' Alenia sia di questa vicenda che di quali garanzie ci sono per il futuro dello stabilimento di Caselle.
E dovrebbe farlo per prima la città di Torino». Perché proprio il Comune? «C' è un' operazione urbanistica che riguarda Alenia che è stata fatta in funzione del riempimento produttivo di Caselle. Non vorrei assistere a un premio pubblico che viene erogato a fronte di un territorio che viene penalizzato. Perché non è un segreto che l' azienda aeronautica otterrà benefici economici dalla valorizzazione dell' area di corso Marche». Si è parlato di un possibile trasferimento di 400-500 lavoratori torinesia Cameri. Ma un' alternativa più credibile potrebbe essere coinvolgere i dipendenti dello stabilimento di Varese della Aermacchi (che come Alenia fa parte del gruppo Finmeccanica). E se dovesse andare a finire proprio così? «Sarebbe un ulteriore problema, perché Caselle dovrebbe far fronte a cassa integrazione ed esuberi, solo per alimentare le illusioni della nascita di un inutile quarto distretto italiano dell' aeronautica». Un quarto polo a cavallo tra Piemonte e Lombardia, fortemente voluto dalla Lega Nord, che sottrae commesse e lavorazioni un tempo destinate a Torino. È un finale plausibile? «Mi auguro che sia così. Ma se il finale dovesse essere questo, il centrodestra dovrà essere chiamato alle proprie responsabilità».

Cameri, secondo centro al mondo per gli F-35
23 ottobre 2010 by redazione in Analisi Politica, Provincia di Novara, Regione Piemonte

Attraverso la costruzione di nuove infrastrutture e l’apertura di numerosi posti di lavoro, il novarese potrà rifiorire con l’economia aeronautica.

Nel novarese, a Cameri, ci sarà il secondo centro di produzione, dopo quello del Texas, del caccia bombardiere F35 Joint Strinke Fighter. Il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e il sottosegretario di Stato alla Difesa, Guido Crosetto, hanno partecipato ieri pomeriggio a Cameri alla presentazione del progetto. Il programma si chiama ”JSF-FACO/MRO & U” e farà del locale aeroporto militare del novarese il secondo centro al mondo (dopo quello di Fort Worth, in Texas) per la realizzazione di alcuni parti e l’assemblaggio totale del caccia bombardiere F 35 Joint Strike Fighter.

Il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto ha ricordato come questo progetto sia nato nel 1994 e si sia sviluppato “attraversando una serie di governi di colore diverso: è il segno che si tratta di un progetto nazionale. E si svilupperà per 40 anni, il che significa opportunità a breve e lunga scadenza per Cameri e tutto il Novarese, ma non solo, visto che Torino è da sempre qualificata dall’attività aeronautica. Un aereo come l’ F35 – ha aggiunto Crosetto – significa tecnologia d’avanguardia che si dipanerà anche sul territorio, in anticipo sui tempi normali”. Crosetto ha confermato che Cameri sarà il centro di manutenzione di tutti i velivoli, il che comporterà ulteriori occasioni di sviluppo per l’economia e le aziende locali, ci sarà un ritorno di investimenti a vantaggio per molte aziende italiane. E’ quanto ha ricordato anche il presidente della Regione, Roberto Cota, che ha sottolineato ”l’importanza di un polo aeronautico a Cameri per tutto il Piemonte”.

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