Ecologia

Lista Ecologia

Archivio pubblico

Risarciti i familiari di un operaio deceduto per un mesotelioma contratto in fabbrica

Morto di tumore, Sirma condannata

Da una parte la soddisfazione per una sentenza per certi versi sorprendente: Sirma spa viene riconosciuta responsabile della morte di un suo dipendente. Dall’altra, la perplessità per un risarcimento di entità modesta, che attesta una «invalidità temporanea» per chi, in realtà, è deceduto dopo una breve e terribile malattia.
23 gennaio 2008
Gianluca Codognato
Fonte: La Nuova Venezia

Il problema Amianto Sono questi i sentimenti che accompagnano i familiari e i legali di Mario Baldan, operaio addetto alle conduzioni dei forni all’interno dell’azienda di Marghera, dopo la sentenza pronunciata lunedì dal tribunale di Venezia al termine di un processo cominciato ancora nel 2004. «Non capiamo quale metodo abbia adottato il giudice per quantificare il danno subito da Baldan» commenta l’avvocato Nicola Tella.

«Resta però - continua il legale - la soddisfazione per la condanna della Sirma, riconosciuta colpevole della malattia professionale contratta dal lavoratore». Mario Baldan ha lavorato nell’impresa di Marghera come operaio generico dal maggio 1961 al settembre 1986. Era addetto alla conduzione dei forni. Il 21 dicembre 2000 gli fu diagnosticato un mesotelioma pleurico che lo condusse alla morte il 23 agosto 2002. La patologia in questione deriva da una eccessiva esposizione alle polveri di amianto, ha una incubazione molto lunga e non lascia scampo. I familiari di Baldan, dunque, decidono di ricorrere in giudizio.

Intanto l’Inail gli riconosce una rendita per malattia professionale, riconoscendo la correlazione fra la morte dell’operaio e l’esposizione all’eternit. Gli avvocati invocano il pagamento da parte della Sirma di 516 mila euro, «a titolo di risarcimento per il danno biologico permanente e temporaneo e del danno morale ed esistenziale subìto dal defunto, oltre alla rifusione delle spese sanitarie, agli interessi e alla rivalutazione monetaria con vittoria di spesa». La Sirma bolla queste come richieste irricevibili, soprattutto perché il danno biologico «è già indennizzato dall’Inail che ha liquidato la rendita».

In più, secondo i legali dell’azienda, «la Sirma ha sempre osservato scrupolosamente le norme antinfortunistiche provvedendo alla costante monitorizzazione dell’ambiente di lavoro e alla effettuazione di indagine ambientali». Mario Baldan è però morto per una grave malattia riconducibile al luogo di lavoro in cui operava. La sentenza di lunedì, insomma, non lascia spazio a interpretazioni: «Il giudice - si legge nel documento - accertata la responsabilità della Sirma nella malattia professionale che ha condotto Baldan alla morte, la condanna a risarcire i ricorrenti con una somma di 61 mila euro oltre agli interessi». La quantificazione del danno lascia dunque perplessi i legali dell’operaio e i suoi familiari. «La malattia di Mario Baldan è stata parificata a una invalidità temporanea - commenta l’avvocato Tella - Il risarcimento è modesto. Ma siamo soddisfatti per il riconoscimento di responsabilità di Sirma spa».

Articoli correlati

  • A rischio i fondi PNRR per il Parco della Rinascita sull’area della ex Fibronit di Bari
    Ecologia
    Una storia di amianto e di giustizia, appello ai decisori politici

    A rischio i fondi PNRR per il Parco della Rinascita sull’area della ex Fibronit di Bari

    "Avete una grande occasione: dimostrate ai cittadini di avere a cuore la loro salute e il loro benessere. Non dimenticate che quell'area porta sulle sue spalle oltre 700 morti e che il Parco della Rinascita è il risarcimento minimo nei confronti di chi ha pagato con la vita".
    15 agosto 2023 - Comitato cittadino Fibronit - Bari
  • Amianto, Pediatri: “Almeno 350mila bambini ancora esposti, anche in classe"
    Ecologia
    Comunicato dell'Associazione Culturale Pediatri

    Amianto, Pediatri: “Almeno 350mila bambini ancora esposti, anche in classe"

    L’Associazione Culturale Pediatri (ACP) sottopone alla attenzione della politica il rischio tuttora esistente legato alla presenza dell’amianto nelle scuole italiane. Rischio che espone, dai dati dell’ONU, circa 350mila bambini e 50mila docenti nel nostro Paese.
    7 gennaio 2022
  • Venezia ferita dalle navi da crociera
    Ecologia
    Mettiamo in discussione il modo che abbiamo di fare turismo, dall'offerta alla domanda

    Venezia ferita dalle navi da crociera

    Giugno e luglio due mesi pieni di eventi chiave per lo sviluppo della città
    22 luglio 2021 - Maria Pastore
  • L'amianto colpisce anche il fegato
    Ecodidattica
    E' importante adesso formare una nuova consapevolezza

    L'amianto colpisce anche il fegato

    Un gruppo di ricercatori indipendente ha rilevato la presenza di fibre di amianto nel fegato e nelle vie biliari di pazienti dando un’ulteriore validazione a questa ipotesi. L’amianto sarebbe associato ai colangiocarcinomi, aumentando pertanto il rischio di tumore al fegato, oltre che ai polmoni.
    17 luglio 2021 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)