Disarmo

Dal sito

  • Economia
    Acciaierie d'Italia, accertato stato passivo per un valore di 5,4 miliardi euro

    I debiti di chi gestisce lo stabilimento ILVA al 2025 ammontano a 5,4 miliardi di euro

    Presso il Tribunale di Milano è stata tracciata la mappa dei creditori del Gruppo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria. E' il quadro complessivo dell’indebitamento fino a ora accertato.
  • Taranto Sociale
    Una traccia di lavoro da precisare e arricchire

    Richieste al Sindaco di Taranto in materia di salute pubblica e impatti ambientali

    Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo
    Il trattato fissa un tetto di 1.550 testate nucleari strategiche

    Il prossimo anno scade il New START sulle armi nucleari a lunga gittata

    Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • CyberCultura
    Meta Leaks: un informatico militante nello stile di Julian Assange ci offre rivelazioni scottanti.

    La massiccia campagna israeliana per censurare i post pro Palestina su Facebook/Instagram: le prove

    Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
    22 agosto 2025 - Patrick Boylan
  • PeaceLink
    Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamento

    Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink

    Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
    21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese

Campagna: Non finanziate i cacciabombardieri F35

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  • 2586. Serena Bettina Betti - VR (26 novembre 2010)
  • 2585. Niccolò Paoli - FI (26 novembre 2010)
  • 2584. Federica Guido - TO (26 novembre 2010)
  • 2583. Mara Tokic - IM (26 novembre 2010)
  • 2582. Pasquale Pugliese - RE (26 novembre 2010)
    L'Italia deve dotarsi di più scuola e più cultura, strumenti di pace; non di cacciabombardieri, strumenti di guerra.
  • 2581. GIOVANNI Iacono - BS (26 novembre 2010)
    grazie dell'attenzione!
  • 2580. gerard blaylock - PI (26 novembre 2010)
    Ma perché volete stanziare soldi, uomini, energie ecc. allo scopo di fare male agli altri anziché per fare bene a noi e agli altri? Siete semplicemente succubi di poteri più forti?
  • 2579. Daniela Rosa Carriero - MI (26 novembre 2010)
    L'Italia ripudia la guerra ...... Io ripudio la guerra!!!
  • 2578. MARCO CHIESA - MC (26 novembre 2010)
  • 2577. EMANUELE SCUDELETTI - BG (26 novembre 2010)
  • 2576. vincenzo sinibaldi - PV (26 novembre 2010)
  • 2575. Laura Cragnolini - TO (26 novembre 2010)
  • 2574. mirella belvisi - RM (26 novembre 2010)
  • 2573. Rossella Righetti - MI (26 novembre 2010)
  • 2572. Tiziana Perissutti - UD (26 novembre 2010)
  • 2571. Adriana Ponti - MI (26 novembre 2010)
  • 2570. antonella - BG (26 novembre 2010)
  • 2569. Daniele Alghisi Alghisi - LO (26 novembre 2010)
    Seguite l'esempio della Merkel: ha già tagliato i programmi d'acquisto degli F35 Joint Strike. E' immorale finanziare strumenti di distruzione, assolutamenti inutili per i ruoli di peace-keeping in cui l'Italia è impegnata, quando centinaia di migliaia di famiglie vivono di stenti per via della crisi. Riconvertiamo l'industria bellica: energia rinnovabile, tecnologie "pulite", posti di lavoro per le piccole e medie imprese
  • 2568. CRISTINA PRAVATO - VA (26 novembre 2010)
  • 2567. MAURIZIO SALI - TO (26 novembre 2010)
  • 2566. mariagrazia pinto - TO (26 novembre 2010)
  • 2565. roberto (26 novembre 2010)
  • 2564. Daniela Zucca - GE (26 novembre 2010)
  • 2563. PAOLO NIGRO - TO (26 novembre 2010)
    Posti di lavoro, non bombe!
  • 2562. giorgio - BS (26 novembre 2010)
    li acqusiterete ugualmente perchè siete politici comunque, ma sappiate che la gente normale non approva nè la guerra, nè lo spreco di soldi, per di più tolti al volontariato
  • 2561. Luciano Gagliardi - VV (26 novembre 2010)
    non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti.
  • 2560. emanuele ma - BS (26 novembre 2010)
    usiamo i soldi pubblici per le persone più bisognose, non per i mercanti di morte.
  • 2559. LUCIANA - MI (26 novembre 2010)
    investiamo sugli asili,sulla scuola e sulle mille risorse dei bambini e dei ragazzi italiani! la loro formazione dovrebbe essere la cosa più importante alla quale pensare. i ragazzi e i bambini di oggi sono coloro che ci daranno la pensione..riflettiamoci. cerchiamo di istruirli al meglio.
  • 2558. Elena Mazzucchelli - VA (26 novembre 2010)
  • 2557. remo brunetti - UD (26 novembre 2010)
  • 2556. Antonella (26 novembre 2010)
  • 2555. anna bettega - TN (26 novembre 2010)
  • 2554. Gabriella Albieri - RA (26 novembre 2010)
  • 2553. Stefania Gualberti - LU (26 novembre 2010)
  • 2552. Arianna Cavasini - PI (26 novembre 2010)
  • 2551. Stefania Marinelli - RM (26 novembre 2010)
  • 2550. Maurizio Aste - TN (26 novembre 2010)
  • 2549. Marco Belotti (26 novembre 2010)
  • 2548. Concetta Russo - RM (26 novembre 2010)
  • 2547. Lorenzo Marzano - RM (26 novembre 2010)
  • 2546. Carlo Pignatti - BG (26 novembre 2010)
  • 2545. ugo giiubellini - MD (26 novembre 2010)
  • 2544. Alberto Jogna (26 novembre 2010)
  • 2543. enrico (26 novembre 2010)
    amo la pace e l'amore
  • 2542. lamberto sartini - TE (26 novembre 2010)
  • 2541. dora vallario - BO (26 novembre 2010)
  • 2540. barbara buffa - UD (26 novembre 2010)
  • 2539. mariapia Larocchi - MI (26 novembre 2010)
  • 2538. veronica - PO (26 novembre 2010)
  • 2537. pietro giansoldati - RE (26 novembre 2010)
    Ciò che mi provoca più disgusto è la constatazione che maggioranza ed opposizione si accapigliano (o fingono di accapigliarsi) su tutto, ma quando si tratta di sostenere "i nostri ragazzi" in guerra e di finanziare i costosi strumenti di morte sono sempre tutti d'accordo. Lo fanno per la PATRIA. Mia mamma, nata nel 1911, diceva spesso una frase "l'è brot c'mè la patria" (è brutto come la patria), perchè la saggezza popolare sapeva che quando il potere cominciava a parlare di patria avrebbe mandato i suoi figli a farsi ammazzare in guerra! La guerra è solo un omicidio di massa autorizzato. Brutta bestia, l'uomo! pietro
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