Hanno votato in massa, senza grandi incidenti. Le prime elezioni democratiche della Repubblica del Congo in oltre 40 anni hanno visto un'affluenza che oscilla tra il 70 e l'80% (dati precisi ancora non ci sono). La consultazione che si è svolta con grande calma e compostezza, eccetto alcuni episodi minori (nel Kasai, feudo dell'oppositore Etiene Tshisekedi, che ha boicottato il voto, alcuni seggi sono stati bloccati dai suoi sostenitori) e qualche imprecisione tecnica (qualche elettore si è trovato cancellato dalle liste, alcuni seggi non avevano abbastanza urne). C'è ora grande attesa per l'esito: se Apollinare Malu Malu, presidente della commissione elettorale indipendente ha detto che «bisognerà aspettare fino al 20 agosto per le presidenziali e il 4 settembre per le legislative», le prime tendenze si potranno vedere già nei prossimi giorni. Tutto fa pensare che nessuno dei 32 candidati alla presidenza raggiungerà quel 50% più uno che gli permetterebbe di passare al primo turno. Salvo sorprese, il ballottaggio ci sarà il 29 ottobre.
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