Dopo lunghe consultazioni e trattative, la comunità internazionale ha deciso di promuovere un vertice sul conflitto nel nord del Kivu che si terrà venerdì a Nairobi.
Intervista al portavoce della Monuc, la missione delle Nazioni unite nella Rdc che ha vegliato sull’andamento delle votazioni, Jean Tobie Okali. L’incognita dell’accettazione dell’esito
Percentuali altissime di elettori ai seggi nelle prime elezioni libere degli ultimi 40 anni. Oltre il settanta per cento di votanti. Una svolta storica per un Paese tormentato
Dopo la lunga dittatura di Mobutu e la guerra civile, per la prima volta in quarant'anni i cittadini della Repubblica democratica del Congo andranno a votare in elezioni «libere» Il favoritissimo è il «giovane Joseph» (il figlio di Laurent Kabila, il guerrigliero pigro che Che Guevara criticò nel suo anno in Congo), che non parla la principale lingua del paese ma ha il sostegno della «comunità internazionale». Gli sfidanti: l'ex guerriero Jean-Pierre Bemba, il banchiere della dittatura Pierre Pay-Pay, il c
Voto in Congo, comizio del presidente nella capitale che non lo ama. Scontri e mortiDopo 32 anni di dittatura di Mobutu e una sanguinosa guerra civile, domani urne aperte per eleggere capo dello stato e parlamento. Lo sfidante Bemba: se vince Kabila morte ai bianchi
Un comunicato attribuito a Nkunda sollecita l'esercito congolese a prendere le armi contro il governo centrale di Kinshasa. Il giorno seguente oltre cinquecento soldati abbandonano le zone orientali di guerra e si dileguano.
Gli siamo accanto in questo momento come cittadini. Ma anche come volontari che fanno informazione e che credono nel potere della verità, nel giornalismo come esercizio del diritto alla conoscenza e come fondamento della democrazia.
All'Università degli Studi di Bari Aldo Moro si è discusso sulla complessità del processo di transizione tarantino che ha al centro la questione della "decarbonizzazione" dello stabilimento ILVA. Diverse le visioni che si sono confrontate.
Deceduta il 22 luglio 1997, fu vittima del Programa Nacional de Salud Reproductiva y Planificación Familiar voluto dal fujimorismo per controllare e limitare la riproduttività delle donne indigene e contadine
Domenica è stato davvero uno spettacolo vedere quasi 200 mila persone. Un arcobaleno di bandiere che a migliaia sventolavano lungo i 24 chilometri della Marcia. Ancora una volta da Assisi si è levata una voce forte: la pace è questione quotidiana di scelte quotidiane che coinvolgono tutti e tutte.
Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
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