Bombardamento dell'Ospedale di Medici Senza Frontiere: lettera di PeaceLink al Governo Italiano
Al Ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni
Al Ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni
Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2015, un ospedale di Medici Senza Frontiere (MSF) in Afghanistan è stato bombardato da aerei della Nato, provocando almeno 22 morti, tra staff medico di MSF e pazienti, fra cui anche bambini.
Chiediamo di sapere se il Governo Italiano, nell'ambito della missione militare NATO in Afghanistan (Resolute Support Mission) partecipa alla pianificazione collegiale delle operazioni militari nell'ambito del processo decisionale in seno all'Alleanza.
Chiediamo si sapere se il governo italiano era informato della azioni di attacco degli alleati e se vige una struttura collegiale di consultazione che consente all'Italia potere di veto rispetto ad azioni militari non condivise.
Chiediamo di sapere in virtù di quale articolo del Trattato della Nato possa essere consentita un'azione come quella che ha portato a colpire un ospedale ben segnalato, azione che costituisce crimine di guerra, ai sensi delle Convenzioni di Ginevra.
Chiediamo di sapere quale commento il Ministro degli Esteri ritiene di rilasciare di fronte all'accusa di MSF che dichiara di aver continuamente comunicato le coordinate dell'ospedale prima del bombardamento, al fine di scongiurare la strage.
Chiediamo di sapere quali azioni ufficiali abbia compiuto l'Italia in seno alla Nato al fine di dissociarsi da tale crimine maturato dentro l'Alleanza e la missione militare di cui fa formalmente parte.
Chiediamo di sapere quali azioni ufficiali abbia compiuto l'Italia in seno alla Nato al fine di scongiurare in futuro vittime civili.
Chiediamo si sapere quando cesserà la partecipazione italiana al conflitto in corso nell'Afghanistan, la quale si profila non come semplice "missione di peacekeeping" o di "addestramento delle forze armate afghane" bensì come cobelligeranza in una vera e propria guerra, senza l'avallo dell'ONU e perciò in violazione dell'art. 11 della Costituzione italiana.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it
associazione.peacelink@pec.it
Articoli correlati
- Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamento
Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese Ucraina tra legittima aspirazione all’indipendenza ed etnonazionalismo
Leopoli, per quanto possa sembrare strano è una città molto frequentata da turisti che fanno foto e selfie davanti alle chiese e alle piazze più belle. Ci sono anche diversi musei e tour organizzati, birrerie, ristoranti e locali sono affollati, (molti sono “italiani”: “Limoncello” e “Celentano”).30 luglio 2025 - Mauro Carlo Zanella- Il vertice NATO dell’Aja punta al raddoppio delle spese militari
La NATO vuole il 5%
Già oggi la NATO nel suo insieme spende dieci volte più della Russia in ambito militare. E se si guarda alla sola Europa — somma dei bilanci militari dei Paesi dell’Unione Europea e del Regno Unito — la spesa militare europea è tre volte superiore a quella russa. Con il 5% supererebbe le sei volte.25 giugno 2025 - Alessandro Marescotti - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 16 al 22 giugno 2025
Uniti contro il genocidio, la guerra e il riarmo: il 21 giugno a Roma
Mobilitazione in vista del vertice Nato dell'Aja del 24 e 25 giugno che vuole raddoppiare le spese militari. Le informazioni utili per raggiungere Roma. Un elenco dei temi che contestiamo alla Nato, dallo schieramento dei nuovi euromissili all'intesa militare con i criminali di guerra israeliani.18 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network