Conflitti

Nato e UE sbarcano in Georgia

Il fronte del Caucaso

L'articolo di Valeria Poletti esplora le dinamiche geopolitiche nella regione caucasica, concentrandosi sul coinvolgimento di UE e NATO in Georgia. In particolare, l'articolo analizza come gli Stati Uniti, insieme all'UE, sfruttano le tensioni etniche e sociali nei paesi ex-sovietici.
26 settembre 2024
Redazione PeaceLink

L'articolo intitolato "Fronte del Caucaso" esplora le dinamiche geopolitiche nella regione caucasica, concentrandosi sul coinvolgimento di UE e NATO in Georgia. In particolare, l'articolo analizza come gli Stati Uniti, insieme all'UE, stiano intensificando la loro presenza nel Caucaso meridionale, sfruttando tensioni etniche e sociali in paesi ex-sovietici come la Georgia. Viene evidenziata la crescente influenza delle ONG finanziate dall'Occidente, che svolgono un ruolo chiave nel promuovere l'orientamento filo-occidentale del Paese. Georgia

Si fa riferimento alla legge proposta in Georgia dall'attuale governo, che richiede alle ONG finanziate per oltre il 20% dall'estero di registrarsi come agenti stranieri, una legge simile a quella in vigore in Russia. Viene descritto il dibattito intorno a questa proposta e l'influenza che le ONG esercitano nella politica e nell'economia del Paese.

L'articolo sottolinea anche come la Georgia, paese affacciato sul Mar Neto, stia diventando un punto strategico per la NATO e gli Stati Uniti, in particolare nel contesto della guerra in Ucraina. Si analizzano i progetti di cooperazione militare e l'importanza della Georgia come snodo energetico e commerciale tra Europa e Asia.

Il testo esamina infine i rischi derivanti dal coinvolgimento della Georgia nei conflitti regionali, soprattutto in relazione alla base navale russa a Ochamchire, in Abkhazia.

In conclusione, l'autrice avanza preoccupazioni sulla crescente militarizzazione e sugli interessi geopolitici occidentali nella regione, sottolineando i nuovi conflitti in Europa, nei Balcani e nel Caucaso, e descrivendo come la guerra in Ucraina stia favorendo una guerra economica e geopolitica più ampia nella quale saremo tutti coinvolti, ripetendo il copione dell'Ucraina.

Allegati

Articoli correlati

  • Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina
    Conflitti
    Confermata la presenza sul campo di forze speciali britanniche

    Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina

    L'inchiesta giornalistica del The Times suggerisce che il sostegno del Regno Unito all'Ucraina sarebbe stato significativamente più pervasivo di quanto ammesso pubblicamente. Anche altre fonti confermano il coinvolgimento britannico nella pianificazione di attacchi alla Russia.
    14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 7 al 13 aprile 2025

    Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra

    Anche questa settimana si conclude con i dati in crescendo di una strage in Ucraina causata da missili russi. Intanto l'Onu denuncia che a Gaza i 36 recenti attacchi israeliani hanno ucciso "solo donne e bambini". E l'Italia tenta di evitare i dazi USA comprando nuovi F35.
    13 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
    Disarmo
    L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi

    Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili

    Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato
    9 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile

    L’onda dei pacifisti per fermare le stragi

    Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.
    6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.33 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)