L'articolo di Valeria Poletti esplora le dinamiche geopolitiche nella regione caucasica, concentrandosi sul coinvolgimento di UE e NATO in Georgia. In particolare, l'articolo analizza come gli Stati Uniti, insieme all'UE, sfruttano le tensioni etniche e sociali nei paesi ex-sovietici.
26 settembre 2024 - Redazione PeaceLink
Conto alla rovescia per la partenza il 15 Luglio 2010
Dal 16 al 19 maggio si è svolta ad Arezzo la prima Conferenza internazionale dei popoli del Caucaso. Dai lavori è emerso un documento di 14 punti in cui i partecipanti indicano strategie per la pace nella regione.
Nel servizio, il racconto della disastrosa situazione economica georgiana dopo il conflitto dell'estate 2008, e il progetto messo in campo da Caritas Italiana e Caritas Georgia. Il servizio è realizzato da Maurizio Di Schino, le riprese sono di Massimiliano Tomassoni, il montaggio di Giuseppe Pasqual.
Nel servizio, le storie degli abitanti al confine con la regione separatista dell'Ossezia del Sud e l'impegno di Caritas nell'assitenza e la ricostruzione. Il servizio è realizzato da Maurizio Di Schino, le riprese sono di Massimiliano Tomassoni, il montaggio di Simone Piroli.
In questo servizio si torna a parlare della situazione in Georgia, in particolare con una intervista al Nunzio apostolico Claudio Gugerotti, che commenta alcune foto delle vittime della guerra. Il servizio è realizzato da Maurizio Di Schino, le riprese sono di Massimiliano Tomassoni, il montaggio di Gianluca Cardinale.
Servizio di Sat 2000, andato in onda sabato 20 dicembre 2008, che racconta la situazione dei profughi georgiani dopo il conflitto armato dell'estate 2008. Il servizio è realizzato da Maurizio Di Schino, le riprese sono di Massimiliano Tomassoni, il montaggio di Marcelo Teruel.
Georgia e Russia sono caduti in una guerra che non avrebbe mai dovuto avere inizio, e i civili ne pagano il prezzo. Un'analisi di IWPR dedicata alle popolazioni vittime del conflitto e spesso dimenticate dalle diplomazie, pubblicata subito dopo lo scoppio delle ostilità
L'attacco georgiano, il velleitarismo occidentale, la furibonda reazione russa. Intervista a Paolo Calzini, studioso di relazioni internazionali e esperto dell'area post-sovietica
Dal suo rapporto con la giornalista Anna Politkovskaja al suo impegno con l'ong Memorial, la Yusupova è in prima linea per la difesa dei diritti dell'uomo
La compagnia cecena formatasi nel 1939 è in scena in questi giorni in Italia portando con sè ritmi e colori di una tradizione
che va ben oltre il semplice folklore
“Donne ferite, donne di pace: il coraggio e la dignità delle donne nel Caucaso postsovietico”: a Vercelli per la prima volta a livello mondiale sei donne di tre etnie – cecena, inguscia e osseta - e di due generazioni si riuniscono in un convegno a parlarci di guerra e di pace, di dolore e di speranza
11 maggio 2007 - Elena Murdaca
La situazione di instabilità del Caucaso settentrionale
Le tensioni che da oltre un decennio agitano la Cecenia si propagano alle repubbliche vicine del Caucaso russo. Come in Inguscezia, dove si moltiplicano i rapimenti e toccano anche le alte cariche
Due gruppi, trascinati dalla stessa passione per la polifonia georgiana, fanno da ponte tra il Caucaso e l'Europa, presentando ad un pubblico affascinato le melodie di una cultura millenaria
Dal 2005 l'organizzazione “Mondo in cammino” promuove alcuni progetti a Beslan. Un articolo che spiega le ragioni che li hanno portati in Caucaso e illustra i progetti avviati in questi anni
Un elicottero con una delegazione di ufficiali precipita nel Caucaso del nord. Le autorità si affrettano a dichiararlo un incidente, mentre militanti islamici rivendicano il sabotaggio
Nelle prossime settimane una serie di iniziative in varie località italiane vedranno protagonista l'area caucasica. Molti i testimoni coinvolti, assieme ad esperti italiani, cercando insieme un dialogo ed una comprensione di fenomeni poco seguiti
Il 23 febbraio 1944 ebbe inizio la deportazione massiccia dei popoli caucasici verso la Siberia e l'Asia centrale. Il ricordo della tragedia si ricollega oggi al movimento internazionale per i diritti umani in Cecenia
Giorgia Meloni, durante la comunicazione alla Camera sul Consiglio europeo, ha attaccato il Manifesto di Ventotene confermando la sua avversione ai valori antifascisti e la visione nazionalista del governo che presiede.
Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.
Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.
"Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
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