Conflitti

Analisi dei principali attori dello scontro militare

Siria: sia l'ISIS sia gli Stati Uniti sia la Turchia vogliono la caduta di Assad

Gli Stati Uniti e la Turchia puntano sul collasso del regime siriano che è appoggiato dalla Russia e dall'Iran. A beneficiarne è l’area terroristica dell'ISIS che combatte Assad, considerato troppo laico. E poi c'è l'Ucraina che sfrutta il caos siriano in funzione antirussa.
6 dicembre 2024
Redazione PeaceLink

L'attuale scontro militare in Siria ha visto un riaccendersi della guerra civile, con diversi attori coinvolti che si contendono il controllo del territorio. Questa guerra, iniziata nel 2011, ha subito numerosi sviluppi e cambiamenti di alleanze, rendendo la situazione estremamente complessa. La situazione in Siria

Attori principali

1. Governo siriano

Il regime di Bashar al-Assad rappresenta l'autorità centrale in Siria. Sostenuto da Russia e Iran, il governo siriano ha cercato di mantenere il controllo su un territorio frammentato. Tuttavia, le forze governative hanno recentemente subito perdite significative a causa dell'offensiva dei guerriglieri jahdisti, che ha portato alla riconquista di Aleppo e parte di Hama.

2. Hayat Tahrir al-Sham (HTS)

HTS è il gruppo principale tra i guerriglieri jahdisti, originariamente legato ad Al-Qaeda. Sotto la guida di Mohammed al-Jolani, HTS ha consolidato il proprio potere nella regione di Idlib e ha recentemente avviato una massiccia offensiva contro le forze governative. Questo gruppo è classificato come "organizzazione terroristica" da diverse entità internazionali.

3. Esercito Nazionale Siriano (ENS)

L'ENS è un'altra coalizione ribelle sostenuta dalla Turchia. Questo gruppo ha partecipato attivamente agli scontri contro le forze di Assad e si è unito all'offensiva contro le città strategiche come Aleppo.

4. Forze Democratiche Siriane (FDS)

Le FDS, composte principalmente da milizie curde e operano nel nord-est della Siria. Queste forze sono in conflitto con l'ENS e HTS. Le FDS sono percepite dalla Turchia come un'estensione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), considerato un'organizzazione terroristica sia dalla Turchia che dagli Stati Uniti.

5. Attori internazionali

  • Stati Uniti: hanno basi militari e puntano sulla caduta del regime di Assad per indebolire la Russia.
  • Russia: ha fornito supporto aereo e militare al regime di Assad, mantenendo basi militari strategiche in Siria.
  • Iran: opera attraverso Hezbollah e altre milizie sciite, cercando di mantenere un corridoio terrestre verso il Libano.
  • Turchia: ha un ruolo attivo nel sostenere i gruppi guerriglieri sunniti e nel contrastare l'influenza curda nella regione.

6. Stati Uniti

Gli Stati Uniti mantengono una presenza militare in Siria con circa 2.000 soldati distribuiti su 24 basi e 4 punti di presenza. Le principali aree di operazione si trovano nella Siria orientale, in particolare:

  • Al-Tanf: un'importante base situata al confine con la Giordania, utilizzata per addestrare forze locali e combattere contro l'ISIS.
  • Al-Omar: una delle più grandi basi nel nord-est, vicino ai giacimenti petroliferi.
  • Al-Shaddadi: un'altra base strategica nella regione.

Le missioni statunitensi includono attacchi contro le milizie sostenute dall'Iran.

7. Russia

La Russia ha un ruolo cruciale nel sostenere il regime di Bashar al-Assad. Le sue forze sono concentrate nelle seguenti basi militari:

  • Base aerea di Khmeimim: situata nella provincia di Latakia, è la principale base russa in Siria, da cui vengono effettuati attacchi aerei contro i ribelli.
  • Base navale a Tartus: questa è la prima base navale russa nel Mediterraneo, fondamentale per il supporto logistico delle operazioni russe in Siria.

La Russia fornisce anche supporto aereo e militare diretto al governo siriano e ha intensificato le sue operazioni per contrastare l'influenza statunitense e dei gruppi jahdisti.

L'ISIS, nonostante la perdita di gran parte del territorio che aveva conquistato in precedenza, mantiene ancora una presenza significativa in Siria, in particolare nelle regioni desertiche e in alcune aree strategiche.

8. La presenza dell'ISIS in Siria

8a. Deir ez-Zor

Deir ez-Zor è uno dei principali bastioni dell'ISIS in Siria. La provincia è caratterizzata da un terreno desertico che offre opportunità per la guerriglia e le operazioni clandestine. Recentemente, l'ISIS ha condotto attacchi contro le forze siriane. Le forze dell'ISIS si sono infiltrate anche nelle aree rurali, approfittando della scarsità di sicurezza e della presenza limitata delle forze governative.

8b. Homs

Anche la provincia di Homs ha visto un aumento delle attività dell'ISIS, con il gruppo che ha dichiarato di controllare porzioni significative del deserto di Homs. Qui, l'ISIS ha cercato di espandere il proprio territorio, approfittando delle debolezze delle forze governative locali.

8c. Al-Badia

Il vasto deserto conosciuto come Al-Badia, che si estende attraverso diverse province siriane, è un'altra area dove l'ISIS è attivo. Questo territorio desolato offre nascondigli e opportunità per lanciare attacchi contro le forze governative e le milizie locali.

8d. Attività recenti dell'ISIS

Nel primo semestre del 2024, l'ISIS ha rivendicato 153 attacchi in Iraq e Siria, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo aumento indica un tentativo da parte del gruppo di riorganizzarsi e ripristinare le proprie capacità operative

9. Turchia

Infine c'è la Turchia. E' la nazione che probabilmente ha le maggiori responsabilità in questa strategia di destabilizzazione dell'area. Punta a colpire i curdi e a creare una zona di influenza strategica in cui svolgere un'azione di regia.

Contesto regionale

Il recente riacutizzarsi del conflitto è stato influenzato da dinamiche regionali, come le tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano e l'indebolimento dell'influenza iraniana a causa degli attacchi israeliani contro obiettivi in Siria.

La situazione è ulteriormente complicata dalla guerra in Ucraina, che ha distratto la Russia dalle sue operazioni in Siria.

Conclusione

La guerra civile siriana continua a essere un campo di battaglia per attori locali e internazionali, con alleanze mutevoli e conflitti interni che rendono difficile prevedere un esito pacifico. L'attuale offensiva dei guerriglieri jahdisti rappresenta una sfida significativa per il regime di Assad e potrebbe portare a ulteriori escalation nel conflitto già complesso.

Note: L'articolo ha fatto riferimento a fonti giornalistiche reperite attraverso Perplexity.

Articoli correlati

  • Crociate ieri e oggi
    Storia della Pace
    Le crociate sono cominciate contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme

    Crociate ieri e oggi

    Come nelle crociate, il conflitto in Ucraina è stato caricato di una dimensione simbolica che lo trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo. Putin è dipinto come un'entità malvagia da abbattere, un po' come i musulmani erano visti nel Medioevo come nemici della cristianità.
    12 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Putin e l’invasione dell’Europa
    Conflitti
    Smontiamo una paura infondata

    Putin e l’invasione dell’Europa

    L’Europa non è sotto minaccia di invasione. È sotto minaccia di una corsa agli armamenti che rischia di compromettere il futuro di tutti. Qualche dato per riflettere. E per non cadere nella propaganda a buon mercato che alcuni opinionisti e politici stanno diffondendo.
    10 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Stragi di civili in Siria: dove è finito il "volto umano" del regime jihadista?
    Conflitti
    Il nuovo governo siriano tradisce le promesse di una transizione pacifica

    Stragi di civili in Siria: dove è finito il "volto umano" del regime jihadista?

    Dietro la retorica ufficiale si stanno consumando nuovi massacri ai danni della popolazione civile, smentendo le speranze alimentate dall'Europa. Il regime siriano ha cercato di minimizzare la crisi, dichiarando che gli attuali scontri rappresentano "sfide prevedibili".
    9 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
  • Comparazione delle spese militari russe con quelle di UE più Regno Unito
    Disarmo
    Scheda tecnica

    Comparazione delle spese militari russe con quelle di UE più Regno Unito

    Nel 2024, la Russia ha stanziato 145,9 miliardi di dollari per la difesa, mentre i Paesi europei della NATO, Regno Unito incluso, hanno speso un totale di 457 miliardi.
    6 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)