Siria: sia l'ISIS sia gli Stati Uniti sia la Turchia vogliono la caduta di Assad
L'attuale scontro militare in Siria ha visto un riaccendersi della guerra civile, con diversi attori coinvolti che si contendono il controllo del territorio. Questa guerra, iniziata nel 2011, ha subito numerosi sviluppi e cambiamenti di alleanze, rendendo la situazione estremamente complessa.
Attori principali
1. Governo siriano
Il regime di Bashar al-Assad rappresenta l'autorità centrale in Siria. Sostenuto da Russia e Iran, il governo siriano ha cercato di mantenere il controllo su un territorio frammentato. Tuttavia, le forze governative hanno recentemente subito perdite significative a causa dell'offensiva dei guerriglieri jahdisti, che ha portato alla riconquista di Aleppo e parte di Hama.
2. Hayat Tahrir al-Sham (HTS)
HTS è il gruppo principale tra i guerriglieri jahdisti, originariamente legato ad Al-Qaeda. Sotto la guida di Mohammed al-Jolani, HTS ha consolidato il proprio potere nella regione di Idlib e ha recentemente avviato una massiccia offensiva contro le forze governative. Questo gruppo è classificato come "organizzazione terroristica" da diverse entità internazionali.
3. Esercito Nazionale Siriano (ENS)
L'ENS è un'altra coalizione ribelle sostenuta dalla Turchia. Questo gruppo ha partecipato attivamente agli scontri contro le forze di Assad e si è unito all'offensiva contro le città strategiche come Aleppo.
4. Forze Democratiche Siriane (FDS)
Le FDS, composte principalmente da milizie curde e operano nel nord-est della Siria. Queste forze sono in conflitto con l'ENS e HTS. Le FDS sono percepite dalla Turchia come un'estensione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), considerato un'organizzazione terroristica sia dalla Turchia che dagli Stati Uniti.
5. Attori internazionali
- Stati Uniti: hanno basi militari e puntano sulla caduta del regime di Assad per indebolire la Russia.
- Russia: ha fornito supporto aereo e militare al regime di Assad, mantenendo basi militari strategiche in Siria.
- Iran: opera attraverso Hezbollah e altre milizie sciite, cercando di mantenere un corridoio terrestre verso il Libano.
- Turchia: ha un ruolo attivo nel sostenere i gruppi guerriglieri sunniti e nel contrastare l'influenza curda nella regione.
6. Stati Uniti
Gli Stati Uniti mantengono una presenza militare in Siria con circa 2.000 soldati distribuiti su 24 basi e 4 punti di presenza. Le principali aree di operazione si trovano nella Siria orientale, in particolare:
- Al-Tanf: un'importante base situata al confine con la Giordania, utilizzata per addestrare forze locali e combattere contro l'ISIS.
- Al-Omar: una delle più grandi basi nel nord-est, vicino ai giacimenti petroliferi.
- Al-Shaddadi: un'altra base strategica nella regione.
Le missioni statunitensi includono attacchi contro le milizie sostenute dall'Iran.
7. Russia
La Russia ha un ruolo cruciale nel sostenere il regime di Bashar al-Assad. Le sue forze sono concentrate nelle seguenti basi militari:
- Base aerea di Khmeimim: situata nella provincia di Latakia, è la principale base russa in Siria, da cui vengono effettuati attacchi aerei contro i ribelli.
- Base navale a Tartus: questa è la prima base navale russa nel Mediterraneo, fondamentale per il supporto logistico delle operazioni russe in Siria.
La Russia fornisce anche supporto aereo e militare diretto al governo siriano e ha intensificato le sue operazioni per contrastare l'influenza statunitense e dei gruppi jahdisti.
L'ISIS, nonostante la perdita di gran parte del territorio che aveva conquistato in precedenza, mantiene ancora una presenza significativa in Siria, in particolare nelle regioni desertiche e in alcune aree strategiche.
8. La presenza dell'ISIS in Siria
8a. Deir ez-Zor
Deir ez-Zor è uno dei principali bastioni dell'ISIS in Siria. La provincia è caratterizzata da un terreno desertico che offre opportunità per la guerriglia e le operazioni clandestine. Recentemente, l'ISIS ha condotto attacchi contro le forze siriane. Le forze dell'ISIS si sono infiltrate anche nelle aree rurali, approfittando della scarsità di sicurezza e della presenza limitata delle forze governative.
8b. Homs
Anche la provincia di Homs ha visto un aumento delle attività dell'ISIS, con il gruppo che ha dichiarato di controllare porzioni significative del deserto di Homs. Qui, l'ISIS ha cercato di espandere il proprio territorio, approfittando delle debolezze delle forze governative locali.
8c. Al-Badia
Il vasto deserto conosciuto come Al-Badia, che si estende attraverso diverse province siriane, è un'altra area dove l'ISIS è attivo. Questo territorio desolato offre nascondigli e opportunità per lanciare attacchi contro le forze governative e le milizie locali.
8d. Attività recenti dell'ISIS
Nel primo semestre del 2024, l'ISIS ha rivendicato 153 attacchi in Iraq e Siria, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo aumento indica un tentativo da parte del gruppo di riorganizzarsi e ripristinare le proprie capacità operative
9. Turchia
Infine c'è la Turchia. E' la nazione che probabilmente ha le maggiori responsabilità in questa strategia di destabilizzazione dell'area. Punta a colpire i curdi e a creare una zona di influenza strategica in cui svolgere un'azione di regia.
Contesto regionale
Il recente riacutizzarsi del conflitto è stato influenzato da dinamiche regionali, come le tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano e l'indebolimento dell'influenza iraniana a causa degli attacchi israeliani contro obiettivi in Siria.
La situazione è ulteriormente complicata dalla guerra in Ucraina, che ha distratto la Russia dalle sue operazioni in Siria.
Conclusione
La guerra civile siriana continua a essere un campo di battaglia per attori locali e internazionali, con alleanze mutevoli e conflitti interni che rendono difficile prevedere un esito pacifico. L'attuale offensiva dei guerriglieri jahdisti rappresenta una sfida significativa per il regime di Assad e potrebbe portare a ulteriori escalation nel conflitto già complesso.
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