Campagna Boicottaggio Cassa Depositi e Prestiti (CDP)
ILVA: la Corte dei Conti contesta la CDP
Viene ribadita la sostanziale non osservanza dello statuto della CDP in caso di investimenti in aziende decotte,facendo specifico riferimento al caso ILVA. Ossia proprio quello che avevamo contestato noi.
1 agosto 2016
Prima vittoria della nostra campagna "ILVA non con i nostri risparmi": la Corte dei Conti contesta alla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) di non attenersi al suo statuto intervenendo con propri capitali nel salvataggio dell'ILVA. Come ricorderete, avevamo studiato lo statuto della CDP e all'articolo 3 si legge che non possono essere investiti capitali della Cassa in aziende che non siano in stabile equilibrio finanziario e in mercati con prespettive di redditività. Altrimenti come vengono dati gli interessi a chi fa i buoni fruttiferi postali se si investe in aziende che fanno debiti?
Note: Lo Statuto della Cassa Depositi e Prestiti non consente di colmare le perdite dell'ILVA, dato che il denaro gestito da CDP proviene dai risparmiatori postali (buoni fruttiferi e libretti) e dovrebbe rispondere ai criteri sociali che escludono l'investimento in aziende decotte e in perdita, come l'ILVA. L'articolo 3 dello Statuto di CDP prevede infatti "l’assunzione, anche indiretta, di partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale - che risultino in una stabile situazione di equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico e siano caratterizzate da adeguate prospettive di redditività".
Articoli correlati
- Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva
Onore ai 32 mila
Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Audizione di Alessandro Marescotti
Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink - La democratizzazione dei dati ambientali
Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17
Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
Sociale.network