Brevetti software in UE: le associazioni uniscono le forze
Due dei gruppi che guidano la campagna contro la direttiva UE sulla brevettabilità del software hanno deciso di unire i propri sforzi, ora che lo scontro politico diventa più delicato. Così la Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) assumerà il ruolo di NoSoftwarePatents, associazione che promuove la campagna contro i brevetti. NoSoftwarePatents era stata formata nell'ottobre 2004 con il supporto di Red Hat e MySQL. Le due aziende continueranno a lavorare con FFII, ma il leader di NoSoftwarePatents, Florian Muller, ha deciso di uscire dalla disputa politica per concentrarsi sui propri progetti di sviluppo software.
FFII ha dichiarato che continuerà a usare il sito web di NoSoftwarePatents, che diventerà una piattaforma per fornire informazioni sulla campagna contro i brevetti.
Attualmente la proposta di direttiva è stata approvata dal Consiglio europeo, a dispetto della forte opposizione dell'europarlamento e di diversi parlamenti nazionali. Il passaggio in seconda lettura in Parlamento europeo è previsto per la metà di aprile.
Articoli correlati
- Appello contro la “banalizzazione del nucleare”
75esimo Summit della NATO a Washington: non solo il ritorno degli euromissili
L’esercizio di queste capacità avanzate deve servire a dimostrare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO e il suo contributo alla deterrenza integrata europea25 luglio 2024 - Rossana De Simone - Dobbiamo indagare alle radici del fenomeno o non lo risolveremo mai
Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia
Non permettiamo che le istituzioni siano così disumane! CPR, profilazione razziale, tempi biblici della burocrazia che costringono migliaia di persone a vivere senza cittadinanza italiana; il tokenismo, il minority stress. Il razzismo disumanizza anche chi si trova in posizione di privilegio.24 giugno 2024 - Maria Pastore - Anche in Italia il forte riarmo comprende il settore della logistica
Le linee guida della politica di difesa della Germania e sue affinità con quelle italiane
Un aumento del potenziale militare ha bisogno di un cambiamento di mentalità nella popolazione2 maggio 2024 - Rossana De Simone - La dichiarazione del Presidente del Consiglio Europeo
"Se vogliamo la pace prepariamoci alla guerra"
Queste parole di Charles Michel sono pericolose e fuorvianti. Esempio lampante è la storia dell'antica Roma, spesso citata a sostegno del "si vis pacem, para bellum". I Romani usarono quel detto non per costruire la pace ma per imporre una storia costellata di guerre di conquista19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network