Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. [Costituzione della Repubblica Italiana, art. 21]

Dov'è finita la libertà di espressione?

Occhio, possiamo fare quel che vogliamo e come lo vogliamo, potete illudervi di esser liberi solo finché siamo noi a volerlo, non oltre!
8 ottobre 2004
Simone Galanti

Stamane ho appreso della "chiusura" di Indymedia.

Ovviamente sono profondamente indignato da un atto che si può chiaramente definire come censura intimidatoria, magari per scoraggiare chi, dal basso, continua a sbattere una realtà tutt'altro che rosea in faccia a chi continua a proclamare che tutto va bene, magari solo piccoli problemi, ma che già si è soddisfatti... NO!

L'fbi sequestra i dischi di due macchine di indymedia in UK
L'FBI ha inviato un ordine di sequestro di due nostri server a Rackspace (Fornitore di connettivita' a Indymedia con uffici a Londra e negli Stati Uniti). L'ordine aveva una scadenza talmente breve che Rackspace ha dovuto consegnare all'FBI i nostri dischi a Londra.

I due server ospitavano diversi IMC. Se uno di questi e' inaccessibile, questo potrebbe essere il motivo.

Il motivo per cui sono stati sequestrati e' per ora sconosciuto.
Non va bene proprio niente, non c'è niente che vada come realmente dovrebbe andare, non c'è niente di giusto in un mondo dove la libertà di espressione viene violata in modo cosi palese ed autoritario, non può andare bene dover pesare quel che si scrive in una e-mail o si dice al telefono perchè il Grande Fratello ascolta e potrebbe sentirsi offeso da certe parole o espressioni, non può andare bene se vivi in un mondo in cui per le tue idee sei trattato peggio di un animale, dove ti giudicano e catalogano ed isolano solo perché osi esprimere un'idea non conforme, non può andare bene un mondo in cui si massacrano centinaia, migliaia di persone solo per interesse, per soldi, per l'interpretazione distorta di una religione. Non sono un indyano sfegatato, frequento quel sito apprezzando la libertà che si da a chiunque, qualsiasi idea abbia, e capita che non mi trovi d'accordo su certe cose che leggo, eppure ripeto, lo apprezzo perchè è completamente libero, molte richieste di cancellazione di post pesantemente offensive cadono nel vuoto, proprio perché chiunque deve essere libero di esprimere un'opinione, qualunque essa sia, qualunque essa sia!

Forse la verità è che una certa paura inizia a serpeggiare in ambienti che per decenni hanno deciso cosa fosse bene e cosa fosse male, non possono permettersi che molte persone vedano Rachel morente dopo essere stata investita e schicciata da un tank, non ci si può permettere che il volto dei Mapuche derubati della loro terra e la storia di questo furto siano disponibili a chiunque voglia saperlo, la gente non deve sapere della morte atroce dei sindacalisti colombiani, annegati in un mare di bollicine, la gente deve essere rassicurata, la gente deve sapere che tutto va bene, che la giustizia, la democrazia e la libertà stanno vincendo sul terrorismo, deve essere reso noto che sono solo i cattivi a pagare, che non è vero che esistono varie opinioni, a parte quella di qualche scalmanato amico dei terroristi, va tutto bene, rasserenatevi, preoccupatevi di voi e state tranquilli, c'è chi pensa per voi quel che è giusto o non è giusto sapere e far sapere...

Benvenuti nel mondo della sicurezza globale, dove uno ed un solo cervello decide per tutti!

Note: Nonstante il sequestro dei dischi rigidi, Indymedia è parzialmente accessibile nell'internet all'indirizzo: http://edna.indymedia.org/it/

Articoli correlati

  • L'arresto di Pavel Durov è un pericoloso precedente
    CyberCultura
    In manette il fondatore di Telegram

    L'arresto di Pavel Durov è un pericoloso precedente

    L'inchiesta francese richiama alla mente il caso Edward Snowden, il tecnico informatico ricercato per aver rivelato come diverse multinazionali del digitale avessero collaborato con l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, consentendo l'accesso ai dati privati degli utenti.
    25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
  • Argentina: Milei censura l'agroecologia
    Latina
    Il presidente argentino ha tolto i sussidi destinati all’agricoltura familiare, indigena e contadina

    Argentina: Milei censura l'agroecologia

    All’interno dell’Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria, i cui vertici sono di nomina politica, è vietato utilizzare nei documenti interni i termini agroecologia, cambiamento climatico e biodiversità.
    16 agosto 2024 - David Lifodi
  • È costituzionale limitare la moderazione dei contenuti?
    MediaWatch
    La Corte Suprema degli Stati Uniti decide sul futuro dei contenuti sui social media

    È costituzionale limitare la moderazione dei contenuti?

    Quali contenuti si possono rimuovere dai social media? La legge del Texas, firmata nel 2021 dal governatore Greg Abbott, rende illegale per qualsiasi grande social media “bloccare, bandire, rimuovere, negare l'uguale accesso o visibilità, o altrimenti discriminare”.
    25 febbraio 2024 - Brian Fung
  • L'Ucraina blocca i giornalisti dal fronte con una censura crescente
    MediaWatch
    The Intercept

    L'Ucraina blocca i giornalisti dal fronte con una censura crescente

    “È incredibile quanto poco di ciò che sta accadendo venga raccontato. Ho seguito quattro guerre e non ho mai visto un tale divario tra la drammaticità del conflitto e l’esiguità della sua documentazione da parte della stampa dall’altro”, ha dichiarato Luke Mogelson, collaboratore del New Yorker.
    4 luglio 2023 - Alice Speri
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)