Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Solo i negoziati possono portare alla pace

"No alla guerra! Via le basi NATO dalla Germania!"

Da quando è iniziato il conflitto russo-ucraino nella base aerea di Ramstein si riunisce la NATO per programmare le azioni di sostegno all'Ucraina. Guardando alla Storia e ai precedenti della NATO, i manifestanti temono che da qui gli USA lanceranno operazioni militari in tutto il mondo.
Maria Pastore26 giugno 2023
Tradotto da per PeaceLink

colomba di pace

Ramstein, Germania - 24 giugno 2023

Migliaia di persone si sono radunate nella città di Ramstein, nel sud-ovest della Germania, per protestare contro l'egemonia militare statunitense e chiedere all'esercito americano di ritirarsi dalla Germania.
Da quando è scoppiato il conflitto Russia-Ucraina la base di Ramstein è il luogo dove si riunisce il gruppo NATO di difesa dell'Ucraina.

Secondo i manifestanti l'invio di armi all'Ucraina e la partecipazione della NATO stanno buttando altra benzina sul fuoco. Due striscioni recitano "Fate la pace, No alle armi", "No fascismo, No guerra".

Alcune dichiarazioni raccolte tra i partecipanti

Rainer Braun, pacifista inglese: "È noto, nel mondo sono in corso 22 guerre e 200 conflitti armati. Gli USA concorrono nella maggior parte di questi, sono un attore chiave quando discutiamo se il nostro è un mondo per la guerra o per la pace. Per questo dobbiamo fare più pressione sugli USA e sulla NATO, per cambiare le sorti del mondo, per andare verso una via di sicurezza comune".

Oskar Lafontaine, ex ministro delle finanze in Germania: "Il conflitto tra Russia e Ucraina rientra nei piani USA da lungo tempo. Gli USA volevano portare l'Ucraina sotto la loro influenza già da molti anni. Hanno anche costretto l'Europa a partecipare a tutte le sue azioni militari. La base aerea di Ramstein è strategica. Non c'è da credere alle loro promesse. Non sono qui per proteggere l'Europa, da qui gli USA lanceranno operazioni militari in tutto il mondo".

Luik, uno degli organizzatori della manifestazione: "Speriamo che le persone possano riconsiderare l'utilità delle guerre con questa mobilitazione, gli USA stanno violando il diritto interazionale. Crediamo fermamente che siano i negoziati a garantire la pace, non le ami. Solo la diplomazia, nient'altro, può mettere fine alla guerra".

Articoli correlati

  • “Chi ama la pace non alimenta la guerra”, prosegue l'iniziativa contro l'escalation in Ucraina
    Pace
    Albert - bollettino pacifista dal 27 gennaio al 2 febbraio 2025

    “Chi ama la pace non alimenta la guerra”, prosegue l'iniziativa contro l'escalation in Ucraina

    Pubblichiamo l'appello pacifista ai deputati che il 28 gennaio hanno votato per il rinnovo dell'invio di armi in Ucraina. L’iniziativa, promossa da figure come padre Alex Zanotelli e monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, prosegue contro la guerra e i nuovi programmi di riarmo
    29 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Armi all'Ucraina: lettera di un pacifista ai deputati
    Editoriale
    Imminente il voto alla Camera sul nuovo invio di armi

    Armi all'Ucraina: lettera di un pacifista ai deputati

    Le nostre armi non saranno usate dal milione di ucraini che disertano o fuggono alla leva. Per ogni ucraino che combatte ve ne sono 5 che si rifiutano di farlo e che ci pongono un problema etico. Stiamo infatti costringendo a combattere persone che non vorrebbero fare più la guerra.
    28 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Giorno della Memoria: il dovere di ricordare senza ambiguità
    Storia della Pace
    Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz

    Giorno della Memoria: il dovere di ricordare senza ambiguità

    Oggi più che mai, a ottanta anni da quel giorno, il dovere di ricordare l'Olocausto si scontra con una realtà che desta preoccupazione: ambiguità, revisionismi e indulgenze verso figure e movimenti complici del genocidio e dell'ideologia nazifascista.
    26 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Come proseguirà la campagna contro l’invio delle armi in Ucraina
    Pace
    Albert - bollettino pacifista dal 20 al 26 gennaio 2025

    Come proseguirà la campagna contro l’invio delle armi in Ucraina

    Il 28 gennaio la Camera dei Deputati esaminerà il decreto governativo che autorizza un nuovo invio secretato di armi in Ucraina. Sarà comunicata all'aula la petizione, inviata ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione, con cui tanti cittadini si oppongono alla guerra e all'invio di altre armi.
    24 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)