Accade oggi a Taranto: il vento proviene dall'area industriale e l'inquinamento aumenta
QUALITA' DELL'ARIA PESSIMA IN CITTA'.
IL VENTO PROVIENE DALLA ZONA INDUSTRIALE A 10 KM/H.
In questo momento, a 5 chilometri dall'ILVA, gli IPA cancerogeni oscillano fra i 20 e i 30 nanogrammi a metro cubo.
Se potete, portate al mare i vostri figli.
Il cielo appare così.
PeaceLink è dotatata di un analizzatore portatile di IPA, modello Ecochem PAS 2000 CE, identico a quello utilizzato da ILVA e ARPA, con il quale ha condotto una costante rilevazione degli IPA a Taranto.
Questi sono i dati raccolti stamattina (centro abitato sottovento rispetto all'area ILVA) e comparati con quelli racconti ieri (centro abitato sottovento rispetto all'area ILVA).
Il primo grafico (solo colonne rosse) rappresenta 25 misurazioni effettuate in mattinata oggi in un luogo privo in interferenze confondenti.
Confrontando le misurazioni degli IPA effettuate ieri a 5 km dall'Ilva con quelle effettuate oggi (entrambe nella zona Bestat, via Dante, lontane dal traffico) si può notare la netta differenza delle concentrazioni quando l'abitato è sopravento (colonne blu) e quando è invece sottovento (colonne rosse).
Queste misurazioni contrastano con le dichiarazioni di Edo Ronchi, subcommissario dell'ILVA che si occupa del Piano Ambientale, secondo il quale a Taranto vi sarebbe un'ottima qualità dell'aria.
Interessante il terzo grafico che compara le concentrazioni di IPA di oggi con quelle riscontrabili in una stanza dove è stata fumata una sigaretta.
Le colonne rosse sono le misurazioni di oggi, le colonne blu sono quelle relative al fumo passivo.
In questo ultimo caso alcune misurazioni sono comparabili con il fumo passivo di sigaretta.
Sulle ordinate (asse verticale) i valori sono riportati nell'unità di misura nanogrammi/metrocubo (ng/m3).
Superando il valore di 20 ng/m3 di IPA è altamente probabile che venga superata la soglia di 1 ng/m3 di benzo(a)pirene.
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network