Nuova inchiesta sull'ILVA di Taranto grazie alle ecosentinelle
Il potere dei cittadini è anche quello delle immagini.
Oggi vi è la notizia di una nuova inchiesta sull'Ilva per reiterazione degli eventi inquinanti, innescata anche grazie alle tante segnalazioni delle ecosentinelle tarantine.
Si legge oggi sul Sole 24 Ore: "La Procura di Taranto continua a tenere alta l’attenzione sull’azienda dell’acciaio. C’è ora un’inchiesta bis che sta prendendo quota". E perché? Il giornalista Domenico Palmiotti scrive: "Gli esposti, le denunce, le segnalazioni e i video arrivati negli ultimi mesi". La conferma viene anche da Giuliano Foschini che oggi su Repubblica scrive: "La prima parte della nuova indagine prende il via da alcuni esposti che nei mesi scorsi segnalavano nel cielo di Taranto le solite nuvole nere e fenomeni di slopping".
L'inchiesta - condotta dal procuratore capo Franco Sebastio e dai procuratori Piero Argentino, Mariano Buccoliero e Giovanna Cannarile - vuole capire se la nuova Ilva, quella post Riva, continui a inquinare.
Ma nell'inchiesta vi è anche qualcosa di molto più profondo che tocca il Ministero dell'Ambiente e le autorizzazioni alle discariche.
E intanto la Procura di Milano ha aperto un nuovo clamoroso filone di inchiesta per bancarotta fraudolenta; i magistrati cercano di capire cosa è successo nel 2012 al momento dello scorporo di Riva Forni elettrici (che adesso è in attivo) mentre esplodeva Ambiente Svenduto a Taranto.
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