Ilva sotto osservazione

Eurocommissione a Taranto

Dal 2 al 4 novembre la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo si recherà a Taranto per il caso ILVA. E' una visita importante in quanto in campo vi sono due importanti novità: l'abbondante produzione di ricerche epidemiologiche aggiornate su Taranto presentate da pochi giorni nel Congresso scientifico ISEE di Roma e la inequivocabile relazione dell'ISPRA che certifica la persistente e prolungata non attuazione delle prescrizioni ambientali da parte di ILVA.
10 settembre 2016

Slopping Ilva Taranto Acc1

Dal 2 al 4 novembre la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo si recherà a Taranto per il caso ILVA.
E' una visita importante in quanto in campo vi sono due importanti novità: l'abbondante produzione di ricerche epidemiologiche aggiornate su Taranto presentate da pochi giorni nel Congresso scientifico ISEE di Roma e la inequivocabile relazione dell'ISPRA che certifica la persistente e prolungata non attuazione delle prescrizioni ambientali da parte di ILVA.
In vista di tale importante visita a Taranto, ci è sembrato importante fornire agli europarlamentari della Commissione Petizioni una adeguata conoscenza di tali novità che forniscono una ulteriore conferma della drammatica situazione in cui versa la popolazione, 
Informeremo pertanto chi da Bruxelles verrà a Taranto sui temi illustrati nel comunicato che vi chiediamo di pubblicare. 
Teniamo a precisare che la procedura di infrazione europea per questioni attinenti all'ambiente e alle emissioni industriali dell'ILVA è ancora in corso e non è stata "sospesa" come qualcuno ha scritto erroneamente.
Qui di seguito riportiamo il nostro comunicato stampa.

 

 

Antonia Battaglia - Portavoce EU di PeaceLink
Monica Frassoni - Co-Presidente dei Verdi Europei

 

 

La situazione sanitaria a Taranto resta estremamente preoccupante, secondo quando confermato da recenti studi presentati all’ultimo congresso internazionale di epidemiologia dell’ISEE (International Society for Environemental Epidemiology).

 

Monica Frassoni, Co-Presidente dei Verdi Europei, ed Antonia Battaglia, Rappresentante EU di Peacelink, si dicono oggi preoccupate per il persistere della drammatica situazione che i dati scientifici presentati dagli esperti a Roma confermano.

 

In vista della prossima visita a Taranto della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, prevista dal 2 al 4 Novembre 2016, la necessità di informare i parlamentari che si recheranno nella città dell’ILVA è quantomai pressante vista la situazione attuale.

 

L'ultimo studio condotto dal dott. Forastiere (già perito del GIP Patrizia Todisco), e da un vasto gruppo di ricercatori, ha infatti evidenziato la persistenza di un pericolo per la salute dei cittadini dell’area jonica, pericolo che riguarda direttamente l'esistenza di un effetto causale di PM10 industriale sulla mortalità nell'area di Taranto.

 

E’ di pochi giorni fa, inoltre, la presentazione da parte di Peacelink dei dati di una ricerca condotta dal Centro Ambiente e Salute che confermano l'aumento dei casi di decesso a breve termine, ovvero dopo le 24 ore di esposizione alle polveri sottili in caso di  vento che soffia dall'area industriale verso la città.

 

Frassoni e Battaglia intendono portare all’attenzione delle Istituzioni Europee la grave verità: durante i “wind days”, a Taranto si muore di più e molto velocemente, nella stessa giornata in cui si verificano i picchi.

 

La realizzazione dei lavori dell’Autorizzazione Integrata Ambientale resta ancora tutto da terminare e quelle che erano già da anni delle misure inderogabili ed urgenti devono tuttava ancora esser completate.

 

La situazione non è assolutamente sotto controllo ma che i rischi sanitari sono in aumento, gravi, persistenti e le patologie tante.

 

Un’altra conferma importante della gravità della situazione e dell’urgenza di un intervento di peso viene dall’aggiornamento di Ispra sullo stato di attuazione delle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale relativa agli impianti dell'Ilva. Le violazioni riportate sono ancora troppe, numerose e non in linea con il cronoprogramma di interventi urgenti sui quali la Commissione Ambiente dovrebbe vigilare.

 

Peacelink è stata udita già tre volte dalla Commissione Petizioni in seduta a Bruxelles in merito alla petizione sulla diossina, facendosi portavoce, con I Verdi Europei, dello stato di profondo disagio in cui versa la popolazione di Taranto.

 

 

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