Rifiuti nei parchi minerali Ilva: cosa si respira durante i Wind Day?
RIFIUTI NEI PARCHI MINERALI ILVA:
COSA RESPIRANO I TARANTINI DURANTE I WIND DAY?
Nel parco minerali Ilva abbiamo identificato nr. 3 cumuli contenenti rifiuti, sottoprodotto, fanghi e polverino che sembrano derivare dal processo produttivo degli impianti Ilva e che sono ben differenti dai cumuli dei minerali di ferro e carbone stoccati al fine dell’approvvigionamento dello stabilimento Ilva di Taranto. E’ la stessa azienda Ilva a dichiarare nei suoi report trimestrale che alcuni di questi “cumuli” sono stoccati in area parchi e che alcuni di questi sono interessati, al fine dello smaltimento, dalle prescrizioni del piano rifiuti prot. n. 4/U/11-12-2014 del DPCM del 14 marzo 2014 approvato successivamente con decreto legge.
Peacelink ha ricevuto alcune fotografie, mostrate anche in questo documento, dove sono chiaramente visibili questi cumuli in merito ai quali abbiamo ricevuto alcune informazioni dagli operai. Peacelink ha quindi inoltrato l’intero dossier corredato di immagini alla Procura della Repubblica di Taranto e ha chiesto ad Arpa Puglia e al comune di Taranto (Sindaco e Assessore all’Ambiente) documentazione che attesti la natura di questi cumuli: la loro classificazione, loro eventuale codice CER assegnato oltre alla conoscenza del processo produttivo da cui derivano ed eventuali analisi di rischio sanitarie prodotte conseguenti al loro stoccaggio.
COSA RESPIRANO I CITTADINI DEL TAMBURI DURANTE I WIND DAY?
Tutto ciò lo abbiamo chiesto alle istituzioni al fine di comprendere la classificazione di questi cumuli ubicati nel parco minerali Ilva che con il forte vento di nord, nord-ovest si sollevano in forma di particolato e si riversano sulle case della città di Taranto, di conseguenza sulle persone, ed in particolare sul quartiere Tamburi nei giorni di Wind Day. Non sarebbero quindi solo le polveri del minerale approvvigionato e stoccato nei parchi a posarsi sulle case della città ma anche le polveri di questi cumuli, pertanto è necessario sapere se sono tossiche, se sono pericolose quando inalate e se contaminano i terreni. Inoltre, dalle fotografie e i video che documentano il fenomeno wind day avvenuti in questi ultimi giorni, è possibile constatare la completa copertura da parte delle polveri provenienti dall'area industriale dei quartieri della città, in particolare quelli ad essa adiacenti. La salute dei tarantini è seriamente compromessa anche per la presenza di questi cumuli nel parco minerali Ilva?
Secondo alcune testimonianze di operai Ilva in questo cumulo finiscono diversi tipi di materiale, polverino derivante le aspirazioni di alcuni impianti, scaglie ferrose, materiali generici derivanti dalla pulizia delle strade interne dello stabilimento Ilva. Nella foto Cumulo A - Immagine1 è possibile notare materiale pulverulento con altri materiali solidi.
Nella fotografia successiva, Cumulo A - Immagine2, si nota un cartello posto in un lato della recinzione in cemento armato dove è possibile leggere “punto di stoccaggio sottoprodotto materiale ferroso”. Il materiale posto su questo lato del Cumulo A sembra essere ben differente dal materiale dello stesso cumulo ma posto su un alto lato, come da foto precedente (Cumulo A, immagine 1)
Cumulo A nel 2013
Cumulo A nel 2015
Cumulo A nel 2016
CUMULO B
Il Cumulo B è circoscritto da una recinzione in plastica di solito usata nei cantieri. Il materiale sembra essere fangoso. Nel Cumulo B, come si può vedere nelle immagini successive, è presente vegetazione e nella parte nord del cuulo è sempre presente acqua, probabilmente la stessa utilizzata dai fog cannon per evitare lo spolverio dei cumuli approvvigionati nei parchi.
Cumulo B nel 2009
Cumulo B nel 2013
Cumulo B nel 2015
Cumulo B nel 2016
CUMULO C
Il cumulo C, così come si può vedere nell’immagine 1 è il più vicino ai limiti aziendali ed è distante circa 600 metri dalle abitazioni del quartiere Tamburi. Sembra essere più datato degli altri cumuli presi in esame, non è ben chiaro quando l’area interessata smette di essere adibita a stoccaggio di minerali ed inizia a ospitare rifiuti. Dalle foto seguenti sembra che sia lì dal 2007 per poi essere coperto, in parte, nel 2009 da teloni mentre sopra questi vengono messi dei grossi copertoni che sembrano servire da peso per evitare che questi siano spostati dal vento. E abbastanza chiaro che questo cumulo sia continuamente alimentato così come si può notare nelle fotografie dei diversi anni. Altro materiale, verosimilmente fanghi e polverino, che viene posto sul lato est del cumulo. In particolare tra la foto del 2015 e la foto del 2016 si nota che da un lato del cumulo si è aperto un nuovo varco, nel corso dell’anno 2016, che dà la possibilità ai mezzi di stoccare altro materiale. Anche in questo caso da informazioni degli operai apprendiamo che si tratta di fanghi e polverino derivanti dal processo produttivo degli impianti.
Cumulo C nel 2007
Cumulo C nel 2009
Cumulo nel 2013
Cumulo nel 2015
Cumulo nel 2016
Di seguito due foto del 2015 e 2016 dove dal lato in basso a destra si nota l’apertura di un nuovo varco per lo stoccaggio di altro materiale.
Il presente dossier è stato inviato alla Procura della Repubblica di Taranto
Alessandro Marescotti, Luciano Manna
Associazione PeaceLink
http://www.peacelink.it/ecologia/a/43543.html
Non toccate quelle polveri
http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/taranto_perizia_arpa_polveri_sottili_tamburi-1965057.html
«Una perizia dell’Arpa sulle polveri ai Tamburi» I timori di Peacelink
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